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Berlino, senzatetto con il Covid restano in strada: strutture di emergenza sovraccariche

È una tragedia umanitaria, quella dei senzatetto con il Covid che a Berlino vivono in condizioni disumane. Se la diffusione del Coronavirus ha infatti rappresentato un incubo per tutti, la situazione è ancora peggiore per chi non ha un tetto sulla testa e si ammala, anche considerando il fatto che spesso le persone senza fissa dimora sono non o scarsamente vaccinate.

Senzatetto con il Covid respinti dalle strutture di emergenza di Berlino: non c’è posto

L’ulteriore diffusione della variante Omicron nella capitale tedesca, oltretutto, ha fatto schizzare verso l’altro i contagi e per chi non ha un tetto sulla testa l’isolamento e la quarantena sono quasi impossibili. Le poche strutture messe a disposizione a questo scopo, infatti, si sono rapidamente saturate.

A Berlino ci sono poche stazioni speciali in cui i senzatetto malati di Covid possono effettuare la quarantena. Sono infatti disponibili solo due rifugi di emergenza e 75 posti nell’Hotel Arrival di Lietzenburger Straße 55. Troppo poco per tutti i senzatetto risultati positivi e che cercano riparo e supporto sanitario.

homeless (1)

La preoccupazione degli assistenti sociali: “Costretti a respingere persone con la febbre”

“Martedì scorso è venuto da noi un uomo risultato positivo al test e che aveva la febbre, ma non c’era posto. Per non mettere in pericolo gli altri ospiti, abbiamo potuto dargli solo un sacco a pelo per la notte. Non sappiamo come sta” ha raccontato a B.Z. l’assistente sociale di un ricovero d’emergenza. Non è un episodio isolato, è una tendenza generale. Altrove sarebbero state allontanate in una sola notte almeno 27 persone, mentre la settimana scorsa a Frankfurter Tor, su nove positivi arrivati, solo tre sarebbero stati ammessi e ben sei, invece, costretti a tornarsene in strada.

Una situazione intollerabile, che per molte di queste persone, che hanno un fisico già fortemente indebolito dalle condizioni in cui vivono, può rappresentare una condanna a morte.


rifugio diurno per i senzatetto

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La senatrice Kipping conferma la saturazione delle strutture di emergenza

A una specifica domanda della B.Z. sul problema, un portavoce di Katja Kipping (die Linke), senatrice per l’integrazione, il lavoro e gli affari sociali di Berlino, ha confermato la saturazione dei posti nelle strutture di emergenza. Già a dicembre, diverse stazioni di quarantena sono risultate intasate per diversi giorni, ma la situazione è decisamente peggiorata a gennaio. Il senato cittadino sta cercando in qualche modo di compensare e altri 150 letti saranno presto disponibili in Gubener Straße, nel distretto cittadino di Friedrichshain, ma basterà?

Se riusciamo a monitorare la capienza o la saturazione delle strutture, infatti, di sicuro non possiamo monitorare la situazione nelle strade. Che fine hanno fatto e faranno i senzatetto allontanati e malati di Covid, che non hanno un cellulare, non hanno un indirizzo fisso e di conseguenza non sono rintracciabili? Parliamo di persone che affrontano la malattia al freddo, senza potersi nutrire adeguatamente e in totale solitudine.

L’amministrazione cittadina deve fornire delle risposte, ma, soprattutto, si impongono interventi ad ampio raggio, perché i numeri sembrano non consentire una politica dei piccoli passi.

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