Berlino: arriva il Rufbus. L’autobus “a chiamata”, a metà fra taxi e trasporto pubblico

in prigione

La BVG, azienda che gestisce autobus, tram e U-Bahn a Berlino, sta progettando un nuovo format di trasporto pubblico che dovrebbe essere attivato in estate, in via sperimentale, nella zona est della città. Si tratta del “Rufbus 2.0”. Si tratterà di un formato di trasporto diverso da quelli finora offerti dall’azienda, dal momento che integra dei profili flessibili e on demand con le normali linee degli autobus. La BVG gestisce già un servizio paragonabile a Uber, il Berlkönig, nella zona centrale della città. Il Rufbus, però, non funzionerà su chiamata e soprattutto interesserà la zona est fuori dal “Ring”, ovvero dall’anello delle linee S-Bahn S41 ed S42 che circonda il centro.

Nello specifico, sarà operativo per 16 ore al giorno, sette giorni alla settimana, fra le linee S3 ed S5 della S-Bahn, nei quartieri di Rummelsburg, Friedrichsfelde, Karlshorst, Biesdorf, Kaulsdorf e Mahlsdorf, che al momento sono considerati scarsamente serviti dai mezzi pubblici.

Come funzionerà il Rufbus 2.0

Tramite un’app, i passeggeri potranno richiedere un passaggio. A differenza di un normale taxi, però, questo servizio non trasporterà un passeggero alla volta, ma cercherà, in base a un algoritmo che accorpa i percorsi simili, di ottimizzare il trasporto imbarcando più passeggeri che si muovano sulle stesse tratte. Inoltre, a differenza di quanto accade con servizi simili di ridesharing già attivi in Germania, il passeggero non potrà ordinare un Rufbus al proprio indirizzo, ma dovrà recarsi presso le fermate degli autobus della BVG o presso apposite “fermate virtuali”. Non si sa ancora quanto costerà il servizio, ma si prevede che sia più economico di un normale taxi. Il progetto è parzialmente finanziato dal Senato di Berlino.


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La gara d’appalto è ancora in corso

La gara d’appalto per assegnare il servizio è stata lanciata nell’estate del 2021 ed è ancora in corso. Si tratta di un progetto complesso e i requisiti richiesti alle aziende che intendano aggiudicarselo sono estremamente rigidi. Per questo non si prevede un numero alto di candidati, ma si sa che, fra gli aspiranti, ci saranno CleverShuttle e ViaVan, due servizi di ridesharing con notevole esperienza nel settore. CleverShuttle è una startup berlinese che ha offerto il primo servizio di taxi-sharing a Berlino, ma ha poi chiuso il servizio nella capitale, restando però operativa a Lipsia. ViaVan, invece, gestisce già il servizio Berlkönig per la BVG, servizio che però dovrà essere interrotto al più tardi a settembre di quest’anno.

Una nuova idea di trasporto pubblico

È presto per dire se il Rufbus possa essere un successo a Berlino. Quel che è certo è che la BVG, che ha sostenuto gravissime perdite durante la pandemia, sta mettendo in atto una serie di strategie per cercare di riguadagnare la fiducia dei passeggeri e di adeguarsi a un’idea di trasporto pubblico più adatta ai tempi che stiamo vivendo, in cui l’utenza dipende meno dalla regolarità delle corse e apprezza la flessibilità, ma soprattutto in cui le periferie non siano più dimenticate a favore del centro.

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