Record di contagi in Germania. Il RKI: “Rischio alto per la salute, soprattutto per i non vaccinati”

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Questa mattina l’incidenza a sette giorni del Coronavirus ha superato il picco della terza ondata e quindi i numeri dello scorso autunno e inverno. Anche il numero delle infezioni segnalate in 24 ore, schizzate a 37.120 venerdì mattina, ha sfondato il tetto di giovedì e stabilito un nuovo record di contagi.

Durante quella che ormai si definisce quarta ondata, sta inoltre aumentando la pressione sugli ospedali e quindi sul sistema sanitario, e questo preoccupa sia le istituzioni che il Robert Koch Institut.

Record di contagi in Germania: “Rischio alto per la salute, soprattutto per i non vaccinati”

Nel suo rapporto settimanale il celebre istituto, massimo riferimento federale in ambito sanitario, classifica il rischio per la salute come “molto alto”, soprattutto per le persone non vaccinate o vaccinate in modo incompleto. La percentuale dei vaccinati in Germania è al momento ancora bassa, solo il 67%, in base ai dati riportati questa mattina dal RKI. Parliamo ovviamente di vaccinazione completa.

In seguito alle cifre record dei nuovi contagi e sulla base dei rilievi del RKI, nella giornata di oggi, i ministri della salute discuteranno su come procedere per contenere la pandemia e lo faranno nell’ambito di una conferenza che li vedrà impegnati per due giorni.

Alle 13.00 potrebbero già essere annunciate le prime decisioni dei ministri della salute

Verso le 13.00 il ministro federale della sanità Jens Spahn (CDU) potrebbe già annunciare le prime decisioni a Lindau, sul lago di Costanza.

Nei giorni precedenti il ministro ha continuato a chiedere una maggiore velocità nelle vaccinazioni di richiamo, controlli più severi sul rispetto dei regolamenti 2G e 3G e test obbligatori per i dipendenti e i visitatori nelle case di cura, indipendentemente dal fatto che siano già stati vaccinati o meno. E quest’ultima necessità è apparsa tragicamente evidente dopo che un recente focolaio in una casa di riposo ha causato 11 morti.

(Fonte, Berliner Morgenpost)


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