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Otto usa il linguaggio inclusivo: Twitter si divide fra boicottaggio e supporto

Otto è un marchio molto popolare in Germania. Si tratta di uno dei più grandi rivenditori online d’Europa, con un catalogo che comprende moltissime categorie, dalla moda al fai-da-te, dai mobili all’elettronica. Da alcuni giorni, il brand è al centro di una polemica sul linguaggio inclusivo, non tanto perché un cliente l’abbia trovato offensivo, ma perché l’account Twitter ufficiale di Otto ha difeso le proprie posizioni in modo molto netto, polarizzando l’opinione pubblica e portando gli strenui oppositori dell’asterisco a chiedere un boicottaggio del brand.

L’utente di Twitter contro Otto: “vi boicotterò”

Tutto è iniziato quando un utente di Twitter si è infastidito, nel notare che Otto utilizza il linguaggio inclusivo nelle proprie comunicazioni, nello specifico rivolgendosi alla clientela con la parola “Kund*innen”, che incorpora le opzioni per “Kunden” (“clienti”, al maschile) e “Kundinnen” (“clienti”, al femminile) inserendo l’asterisco per indicare che le persone non binarie sono incluse e considerate nel testo. L’utente in questione ha scritto che in futuro non avrebbe più acquistato dal sito di Otto e si sarebbe invece rivolto alla concorrenza. L’account ufficiale dell’azienda di Amburgo ha prontamente risposto “Giusto, è semplice: noi usiamo il linguaggio inclusivo. E tu non devi acquistare da noi ;)”.

AfD contro Otto: Meuthen supporta il boicottaggio

Dal mondo della politica, come era prevedibile, le reazioni più vivaci – e anche le uniche di cui si abbia notizia al momento – sono arrivate da AfD, nello specifico dall’account di Jörg Meuthen, che ha criticato aspramente l’uso del linguaggio inclusivo. Il partito di estrema destra, in passato, ha cercato di farlo addirittura vietare nei documenti scritti del Bundestag.

 


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L’opinione pubblica si divide, ma l’azienda usa il linguaggio inclusivo dal 2019

Fra i commenti espressi sui social in merito alla vicenda, come spesso avviene in questi casi, si registrano solo posizioni estreme: da un lato chi, sentendosi offes* dall’uso del linguaggio inclusivo, ha dichiarato di voler cancellare il proprio account e non fare mai più acquisti sulla piattaforma, dall’altro chi, per premiare l’azienda, promette di preferirla d’ora in avanti per tutti gli acquisti online.

Il portavoce dell’azienda Frank Surholt, nel commentare la vicenda a Redaktionsnetzwerk Deutschland (RND) si è detto sorpreso dalle reazioni: Otto, dopo tutto, utilizza il linguaggio inclusivo dal 2019 e non ha mai registrato reazioni particolarmente negative in merito.

Chi critica il boicottaggio, infine, fa notare come, per una parte dell’opinione pubblica, sia più naturale boicottare attivamente un’azienda come Otto per l’uso di un asterisco, piuttosto che fare lo stesso con Amazon, principale concorrente del marchio tedesco, per le condizioni di lavoro notoriamente pessime del personale.

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