In una casa di riposo del Brandeburgo, un focolaio di Covid19 ha già causato 12 morti. È accaduto a Schorfheide, un comune appartenente al circondario del Barnim. Nella struttura, a quanto pare, metà del personale non era vaccinato.
11 morti di Covid in una casa di riposo del Brandeburgo: metà del personale non era vaccinato
La notizia ha destato scalpore, anche perché ha riportato alla mente i momenti più bui dell’inizio della pandemia. “Questo è esattamente ciò che non volevamo vivere di nuovo” ha dichiarato la ministra della salute del Brandeburgo Ursula Nonnemacher (Verdi).
La ministra ha inoltre confermato anche il fatto che il 50% dei dipendenti della struttura non fosse vaccinato. “È una percentuale superiore alla media” ha aggiunto Nonnemacher, che sostiene che, secondo i dati a disposizione, nel Brandeburgo sia invece vaccinato il 60% del personale infermieristico. Mentre sarebbe addirittura del 90% la percentuale dei residenti vaccinati.
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Le vittime del focolaio avevano tutte più di 80 anni e avevano patologie pregresse. A essere contagiati dal Covid19 sono stati 44 residenti, mentre 15 membri dello staff sono risultati positivi.
La ministra Nonnemacher: “Il personale va testato quotidianamente”
Lunedì, la ministra Nonnemacher ha chiesto maggior rigore nei controlli all’interno delle case di cura e degli ospedali. Attualmente, ad esempio, molti dipendenti sono testati solo due volte a settimana. “Abbiamo bisogno di testare quotidianamente il personale in alcune aree, ora che il Covid19 è di nuovo molto più diffuso” ha ribadito lunedì Nonnemacher su rbb-Inforadio.
A chi fa pressione affinché si introduca l’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali, come ad esempio infermieri e insegnanti, la ministra ha risposto infine che una cosa del genere non è facile da attuare, perché sussistono ostacoli giuridici ben precisi.
(Fonte, rbb24)
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