La coalizione di governo emersa dalle elezioni tedesche di settembre sta lentamente prendendo forma e, nella giornata di mercoledì, ha presentato l’accordo per la distribuzione dei ministeri, pur senza annunciare ufficialmente i nomi di coloro che andranno a occuparli. Nel complesso si sa che i socialdemocratici dell’SPD – il partito di maggioranza – otterranno sei ministeri (oltre a esprimere il cancelliere, Olaf Scholz, e il capo dell’ufficio della cancelleria), ai Verdi andranno cinque ministeri e ai liberali dell’FDP quattro. Naturalmente ci sono ipotesi accreditate sui candidati più probabili, ma si attende tuttavia l’annuncio definitivo, che non c’è stato nella conferenza stampa del 24 novembre. Il leader dei verdi Robert Habeck, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani e tabloid tedeschi, sarà vice-cancelliere.
Coalizione di governo: sei ministeri all’SPD, cinque ai Verdi, quattro all’FDP
All’SPD andranno, nello specifico, i ministeri dell’interno, della difesa, dell’edilizia, del lavoro, della sanità e della cooperazione economica. Ai Verdi saranno assegnati i ministeri degli esteri, dell’economia e protezione del clima, della famiglia, dell’agricoltura e dell’ambiente. All’FDP, infine, il ministero delle finanze, della giustizia, dei trasporti e trasformazione digitale e dell’educazione e ricerca.
Sui nomi, per ora, solo indiscrezioni senza commenti ufficiali. Olaf Scholz ha dichiarato ad ARD il desiderio di esprimere un governo che offra un’equa rappresentazione del Paese, con un buon equilibrio in termini di identità di genere nelle posizioni ministeriali.
Circolano ipotesi sui ministri. Lauterbach non sarà ministro della salute
Quello che si sa è che Karl Lauterbach, esperto di salute e sanità dell’SPD, che è diventato una delle figure più prominenti del dibattito sulle politiche di contenimento della pandemia in Germania, non diventerà ministro della salute come molti avevano auspicato. Il ministero è sì uno di quelli che verranno occupati da rappresentanti dell’SPD, ma al momento circola il nome di Sabine Dittmar, medico e già membro del parlamento bavarese. Lauterbach ha commentato la notizia esprimendo serenità: “sarebbe strano se non volessi [fare il ministro della salute]” ha detto “ma qui non si tratta di me, ci sono altre persone che possono ricoprire questo ruolo”.
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I nomi che sono circolati fino a questo momento, in via non ufficiale, per i ministeri principali, sono Annalena Baerbock, leader dei Verdi insieme a Habeck, agli esteri, Christine Lambrecht (SPD), attuale ministro della giustizia e della famiglia, agli interni, Svenja Schulze (SPD) dall’ambiente all’edilizia, Habeck alla famiglia, oltre che vice-cancelliere. Anton Hofreiter dei Verdi è stato indicato da RND come più probabile candidato al posto di ministro dell’ambiente. Per le finanze, fino a questo momento, è circolato solo il nome di Lindner, che non ha mai fatto mistero di ambire a quella posizione. Sempre l’FDP ha anche indicato che il ministero della giustizia sarà assegnato all’attuale direttore del gruppo parlamentare, Marco Buschmann, mentre quello dei trasporti e della digitalizzazione andrà al segretario generale del partito Volker Wissing e quello dell’istruzione e della ricerca a Bettina Stark-Watzinger, del comitato esecutivo.
Un governo, due vice-cancellieri
La scelta di affidare a Lindner il ministero delle finanze e a Habeck la posizione di vice-cancelliere, invece, è vista come una strategia per pacificare la competizione che c’è stata fra i due compagni di coalizione fin dalle fasi preliminari dell’accordo. Entrambi, infatti, ambivano alla posizione di vice-cancelliere e, dal momento che il ministro delle finanze ha anche lo status di vice-cancelliere in base al regolamento del governo federale, questa distribuzione dei ruoli metterebbe i due leader sullo stesso piano.
Le nomine ufficiali saranno comunque annunciate nelle prossime settimane e i ministri, secondo quanto dichiarato da Scholz in conferenza stampa, dovrebbero essere insediati e al lavoro dai primi di dicembre.
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