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Il caos elettorale di Berlino potrebbe influenzare la distribuzione dei seggi al Bundestag

Il caos elettorale di Berlino, fra seggi chiusi, schede mancanti e code interminabili, potrebbe aver avuto conseguenze più estese di quanto non si immaginasse inizialmente, al punto da influenzare le elezioni federali e quelle del Land di Berlino. È quanto emerge da un rapporto della commissaria elettorale della capitale tedesca Petra Michaelis, pubblicato in esclusiva dalla rivista Business Insider.

Secondo il documento in questione sarebbero stati ben 207 (su 2257) i seggi nei quali si sono verificate irregolarità di vario genere, la cui portata sarebbe tale da aver avuto un’influenza sulla distribuzione dei seggi al Senato di Berlino. Per questo Michaelis ha presentato un ricorso – aprendo la strada a varie speculazioni sul paradosso costituito da una commissaria elettorale che ipotizza la non validità del risultato di un’elezione. In questo caso, però, Michaelis non è sola nella sua convinzione: anche il presidente del comitato di revisione elettorale del Bundestag, Patrick Sensburg (CDU), ritiene che il risultato delle elezioni federali, che si sono tenute nello stesso fine settimana, possa essere stato influenzato dal caos organizzativo Berlinese.


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Il caos elettorale di Berlino è stato il prodotto della disorganizzazione

Fra gli elementi che danno da pensare a Sensburg c’è, per esempio, il fatto che, durante le lunghe code, il pubblico potesse già avere accesso alle proiezioni sui risultati, cosa che potrebbe aver influenzato le loro scelte di voto. Michaelis è meno preoccupata dalle conseguenze delle lunghe attese – poiché comunque tutti gli aventi diritto hanno potuto votare – e nel suo rapporto si interessa maggiormente dei 73 seggi in cui si sono verificate irregolarità con le schede elettorali, in alcuni casi mancanti o mal distribuite. Il fatto che, nello stesso giorno, fosse stata organizzata anche la maratona di Berlino, ha reso particolarmente difficile il ruolo dei responsabili dei seggi, dal momento che anche il recupero delle schede mancanti è stato reso molto più lento e difficile dall’impossibilità di spostarsi in auto attraverso alcuni dei quartieri più centrali della città.

Questa bizzarra scelta organizzativa (far coincidere il weekend del voto con uno degli eventi sportivi più impegnativi dell’anno) è stata indicata come l’esempio più imbarazzante della caotica disorganizzazione berlinese.

Le conseguenze del rapporto presentato da Michaelis sul caos elettorale di Berlino e delle preoccupazioni espresse da Sensburg non sono ancora chiare: non si sono formulate ipotesi su come un’ulteriore analisi delle irregolarità commesse potrebbe influire sui risultati delle elezioni locali, di quelle federali e del referendum.

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