Finta azienda di volantinaggio manda al macero 5 milioni di flyer di AfD

flyer di afd
Foto di FILIP SINGER (epa)

Nel susseguirsi di notizie sugli ultimi giorni della campagna elettorale e sulle elezioni in Germania, a molti è sfuggito un episodio che ha coinvolto il partito di estrema destra AfD e un collettivo artistico-politico noto come ZPS (Zentrum für Politische Schönheit, ovvero “Centro per la bellezza politica”). Gli attivisti hanno sabotato la campagna elettorale del partito di Chrupalla e Weidel nelle ultime, cruciali settimane, facendo in modo che cinque milioni di flyer di AfD non venissero mai distribuiti.

Per mettere in atto la propria azione di disturbo, i membri di ZPS hanno creato un sito internet per una società di volantinaggio fittizia, la Flyerservice Hahn, che offriva la distribuzione di materiale promozionale in tutto il Paese a condizioni estremamente competitive. L’azienda inesistente si è offerta di incaricarsi della distribuzione del materiale elettorale ed è riuscita, senza neanche un contratto, ad aggiudicarsi l’incarico di far arrivare i flyer di AfD in tutta la Germania, ma una volta ricevuti gli scatoloni contenenti svariate tonnellate di volantini, gli attivisti ne hanno fatto tutt’altro uso.


Memoriale dell'Olocausto
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L’invito su Twitter: “venite a nuotare nei flyer di AfD”

Circa la metà dei volantini sono stati esposti in container a Berlino, sulle rive della Sprea, all’altezza di Jannowitzbrücke, in tre contenitori destinati al macero. Prima di smaltire i flyer di AfD, gli attivisti di ZPS hanno annunciato via Twitter la possibilità, per chi lo desiderasse, di “nuotare” nei volantini inutilizzati. “Fate un tuffo nella propaganda nazista fresca”, invitava il tweet degli attivisti, suscitando l’entusiasmo di alcuni simpatizzanti. Per aggiungere al danno una certa quota di beffa, i membri di ZPS hanno spiegato il proprio gesto su internet dicendo “Ci siamo attenuti alle raccomandazioni pandemiche del governo federale” ovvero “non abbiamo fatto assolutamente nulla” (il riferimento era la campagna informativa del lockdown che invitava tutti a rimanere a casa).

AfD denuncia, ZPS raccoglie 100.000 Euro in donazioni per le spese legali

Al ridicolo e al danno economico, AfD ha reagito annunciando un’azione legale contro il collettivo ZPS. Gli attivisti hanno quindi lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare le inevitabili spese legali alle quali andranno incontro e hanno già raccolto oltre 100.000 Euro da parte di simpatizzanti sparsi in tutto il Paese. A propria difesa, la fittizia Flyerservice Hahn spiega di non aver potuto distribuire i flyer di AfD in quanto il loro contenuto contraddice i termini e le condizioni generali dell’azienda, che escludono esplicitamente la distribuzione di materiale che contenga “propaganda e dichiarazioni false”.

Il “Centro per la Bellezza Politica”, peraltro, ha già avuto a che fare con i vertici di AfD. Sono stati loro, per esempio, a installare una replica del memoriale dell’Olocausto di fronte a casa di Björn Höcke, il quale ha reagito definendo gli attivisti “un’organizzazione criminale” e “un gruppo terroristico”. Il leader del partito Tino Chrupalla, in questa occasione, ha definito l’azione di ZPS come “una grave interferenza nel processo democratico”.

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