Berlino tende a essere una città creativa, sempre. Anche al di fuori dei circuiti più fisiologicamente legati alla sperimentazione, come quello prettamente artistico, una certa, audace inventiva caratterizza anche contesti insospettabili, come quello degli affari, dell’imprenditoria e persino del diritto. Avete ad esempio mai sentito parlare di “Arbitrattoria”?
Questa iniziativa, che combina le parole “trattoria” e “arbitrato”, è stata concepita da uno studio legale di Berlino, il WAGNER Arbitration, che circa cinque anni fa ha deciso di dare vita a questo originale format.
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Arbitrattoria: la brillante iniziativa di uno studio legale berlinese
Prima della pandemia, il format aveva queste caratteristiche: il venerdì, a rotazione, un membro del team cucinava un pasto per i colleghi e lo serviva nella cucina dello studio legale, spesso con ospiti speciali e contributi da diversi Paesi del mondo. Durante la cena, si scambiavano opinioni sugli argomenti legati all’attività dei professionisti coinvolti.
Ovviamente, il Covid19 ha cambiato tutto. La crisi pandemica ha infatti radicalmente stravolto la vita sociale e reso gli eventi in presenza impossibili. Per questo, purtroppo, anche l’Arbitrattoria ha chiuso momentaneamente i battenti. Almeno in quella che era la sua prima forma.
Gli organizzatori, però, non si sono persi d’animo e hanno deciso di mantenere viva l’iniziativa, dando vita a una serie di video-incontri con ospiti da tutto il mondo. Il ciclo di eventi si chiama “Arbitrattoria lunch bowl” e la formula è sempre la stessa: condividere storie, impressioni e ragionare su temi che ovviamente riguardano il centro degli interessi del team legale: l’arbitrato.
Un’idea divenuta addirittura un libro di ricette
Abbiamo parlato con Philipp Wagner, il fondatore dello studio, a cui abbiamo chiesto quale sia l’origine questo progetto così originale.
“Ho avuto l’idea quando ci siamo trasferiti definitivamente nei nostri uffici, nell’estate del 2016. Siamo nati nel 2013, ma prima eravamo ospitati da un altro studio legale” mi ha spiegato. Wagner ha aggiunto che l’idea di cucinare il venerdì è nata perché sentiva di aver bisogno di una sorta di rito conviviale, in grado di rafforzare l’armonia tra colleghi. Per usare le sue parole: “Ho pensato che sarebbe stato bello creare un appuntamento settimanale, come un pranzo del venerdì, per costruire una cultura aziendale”. Circa un anno dopo, Joseph, collega di Philipp, ha pensato al nome Arbitrattoria, che poco dopo è stato assicurato anche come dominio (www.arbitrattoria.com).
Nel corso degli anni più di 50 persone provenienti da diverse nazioni del mondo, dai membri del team agli stagisti, hanno condiviso piatti tradizionali del loro Paese d’origine, rappresentando attraverso il cibo il loro patrimonio culturale. E tutto questo è diventato addirittura un libro di ricette.
“Arbitrattoria lunch bowl” con Cecilia Carrara – L’arbitrato internazionale in Italia: un confronto con altri sistemi
Questo venerdì, l’Arbitrattoria ospiterà Cecilia Carrara, che condividerà le sue osservazioni sull’arbitrato internazionale in Italia. L’evento sarà in lingua inglese e potete trovare qui tutte le informazioni e il link per seguirlo.
Cecilia Carrara ha un’importante esperienza nel settore degli arbitrati, nazionali e internazionali, amministrati e ad hoc, commerciali e di investimento, agendo sia in qualità di avvocato delle parti che di arbitro.
È iscritta all’Albo degli Avvocati Cassazionisti ed è stata identificata da “Who’s Who Legal – Global Arbitration Review”, nel 2018, 2019, 2020 e 2021, come una dei maggiori esperti mondiali in materia di arbitrato commerciale.
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