Risparmiare energia: Francoforte scommette su un futuro più ecosostenibile

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di Stefano Ceravolo

Nel 2016, Deepmind rilasciò un algoritmo per ridurre il consumo di energia in tutti i Data Center di Google in giro per il mondo.

Deepmind: uno strumento per ridurre il consumo globale di energia

Deepmind non è una persona o un team, ma uno dei più avanzati motori di Intelligenza Artificiale al mondo, dal 2014 parte di Google, dove frequentemente viene utilizzato per ottimizzare o innovare processi esistenti. È balzato agli onori della cronaca nel 2017 per aver battuto il campione mondiale di Go, un antico gioco cinese esponenzialmente più complesso degli scacchi.

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L’antico gioco cinese Go. Goban1, Public domain, via Wikimedia Commons

L’intelligenza artificiale al servizio del risparmio di elettricità

Nell’ottimizzare il consumo di energia, Deepmind ottenne un risparmio dell’ordine del 40% del consumo totale di elettricità.

Come si può giudicare già dall’importanza del tempo speso sul tema, il consumo di elettricità nei Data Center è un tema a rilevanza crescente. Secondo alcuni studi, circa 1-1,5% dell’energia mondiale è consumata da Data Center. Di questa, 40% è speso per il raffreddamento di server ed equipaggiamento IT.

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Il fenomeno è chiaramente destinato ad acquisire sempre più importanza nel futuro, data la incessante migrazione dei servizi in cloud e diffusione sempre più capillare di dispositivi connessi ad internet, in grado di trasmettere sempre più dati grazie ad una connessione sempre più veloce.

Ad esempio, Fortune ha stimato che nel 2018 l’hit musicale “Despacito”, grazie ai suoi 5 miliardi di visualizzazioni su YouTube, ha consumato 40.000 volte più energia di una abitazione media degli Stati Uniti in un anno.
Tuttavia, ottimizzare il consumo di energia all’interno dei data center non è l’unico modo di apportare benefici all’ambiente. Il calore dei server, infatti, può venire riutilizzato e riconvertito in energia da utilizzare ad altri scopi, come ad esempio riscaldare abitazioni o uffici.

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Smart City Frankfurt – riutilizzare il calore dei Data Center

Abbiamo già visto in un precedente articolo, come il consiglio municipale di Francoforte, nel 2020, abbia approvato un manifesto per far diventare la città “più smart”. Nell’ambito di questa iniziativa sono stati attivati molti progetti, tra cui uno proprio con lo scopo di studiare e riutilizzare al meglio l’energia consumata dai Data Center in città.


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Riutilizzare energia per un futuro più ecosostenibile

Secondo uno studio del dipartimento dell’energia municipale, infatti, i data center di Francoforte generano circa 50 MegaWatt all’anno di calore disperso che potrebbe venir riutilizzato in altri modi. Il progetto nasce proprio con l’idea – in collaborazione con Mainova – di riutilizzare tale calore disperso con funzioni di riscaldamento.

Il piano si estenderà per circa quattro anni, di cui i primi due saranno dedicati ad un’estensiva fase di progettazione, in cui le parti interessate individueranno le aree di maggior efficacia. Seguirà infine una fase di implementazione nei due anni successivi, con una gara d’appalto per assegnare al miglior offerente l’effettiva realizzazione dei lavori.
Non mancano chiaramente le sfide, date le numerose complicazioni pratiche.

L’investimento iniziale è sostanzioso come per tutte le opere energetiche, non si hanno ancora le stime precise ma si tratterà sicuramente di diverse centinaia di migliaia di euro. Inoltre, per poter effettivamente riutilizzare il calore disperso dai data center, saranno richieste numerose opere di adattamento ed ammodernamento nei sistemi target.
Si tratta tuttavia di sfide necessarie da superare, per un futuro più ecosostenibile ed una città più moderna.