“I Comites rappresentano gli interessi degli italiani”: intervista ad Alessandra Santonocito, del Comites di Monaco

alessandra santonocito

Continuiamo a parlare dei Comites, delle imminenti elezioni per il loro rinnovamento e dell’importanza di questi importanti organi rappresentativi degli italiani all’estero. Abbiamo intervistato Alessandra Santonocito, consigliera del Comites di Monaco molto impegnata nella vita sociale e culturale della città.

Nella vita professionale Alessandra Santonocito è avvocato specializzato nel settore delle relazioni giuridico-commerciali italo-tedesche, consigliera del Comites (Comitato Esecutivo), presidente del Lions Club München Mediterraneo, membro di Rete donne e.V. e volontaria di WE ARE Onlus, associazione attiva in situazioni di guerra, catastrofi ambientali e carestie e particolarmente impegnata in territorio siriano. Nella vita privata è mamma di due bambini.

alessandra santonocito
Alessandra Santonocito

Lei è una consigliera del Comites di Monaco, ma è anche un’italiana all’estero. Le va di raccontarci la sua storia? Quando si è trasferita e perché?

La mia prima esperienza di vita in Germania risale al 2001, quando svolsi il programma Erasmus presso la facoltà di Giurisprudenza di Münster. Nel 2003 ho vinto il concorso di dottorato in diritto europeo dei rapporti patrimoniali presso l’Università di Verona, in co-tutela con l’Università di Regensburg. Ho tuttavia deciso di trasferirmi ad Amburgo per studiare presso il Max-Planck-Institut für ausländisches und internationales Privatrecht, dove ho conosciuto il mio futuro marito. Dopo l’esame di dottorato e di avvocato ed un’esperienza lavorativa a Milano, mi sono definitivamente trasferita ad Amburgo. La mia è stata unicamente una scelta d’amore.


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Come ha conosciuto il Comites e quando ha deciso di diventarne parte attiva?

Ho sentito parlare del Comites per la prima volta ad Amburgo. All’epoca avevo avuto la fortuna di conoscere un gruppo di donne italiane, molto impegnate per la Comunità italiana e fondatrici della Associazione Rete Donne e.v.. Successivamente sono entrata in contatto con il Comites attraverso Daniela di Benedetto, che mi ha coinvolto attivamente nell’avventura degli ultimi anni.

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Lei è una donna giovane. Cosa si sente di dire ai suoi coetanei, e anche ai ragazzi ancora più giovani, per coinvolgerli nella vita di questo importante organo rappresentativo?

La ringrazio, ma… ahimè, non sono più così giovane! Credo tuttavia che sarebbe molto auspicabile il coinvolgimento di connazionali giovani che sono in Germania da poco tempo e che possano quindi meglio esprimere e rappresentare le esigenze della nuova migrazione.

Allo stesso tempo è opportuno che, accanto ai giovani, vi siano connazionali politicamente e socialmente attivi da diversi anni, che possano quindi condividere esperienze ed informazioni acquisite nel corso del tempo. Il mio auspicio è dunque un nuovo Comites, in cui vi sia un perfetto connubio tra “vecchio e nuovo”!

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Cosa le è rimasto più impresso durante gli anni del suo impegno all’interno dell’esecutivo del Comites? Quali esperienze l’hanno maggiormente formata?

Credo che il nostro Comites abbia posto in essere diverse iniziative utili e interessanti per la comunità, come lo sportello per il lavoro nero, gli eventi informativi per i newcomers e le pubblicazioni su temi attuali e rilevanti per gli italiani in Baviera.

Quali sono le iniziative messe in atto di cui va più fiera?

L’iniziativa che sento più mia è la pubblicazione sull’imposta ecclesiastica: un tema che ha creato e crea tutt’oggi molti dubbi nei connazionali.

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A dicembre si vota per il rinnovamento dei Comites. Ci aiuta a far arrivare il messaggio a più persone possibili con un ultimo appello? Perché è importante candidarsi o anche solo votare per i Comites?

Il Comites rappresenta gli interessi degli italiani: i connazionali hanno il diritto-dovere di scegliere attivamente, attraverso il voto, i soggetti che al meglio possano esprimere le loro esigenze e portare avanti i loro progetti, nei limiti dei compiti affidati al Comitato stesso.

Essere parte attiva del Comites, candidandosi come consiglieri, significa mettersi al servizio della comunità degli italiani all’estero, portandone avanti le istanze e i progetti. Il Ministero degli Esteri, negli ultimi anni, si è mostrato particolarmente attento nel prendere in considerazione, finanziandoli, progetti importanti sia dal punto di vista sociale e di sostegno ai connazionali, sia perché legati alla diffusione della cultura italiana. Come consiglieri si può essere parte attiva nella scelta dei progetti da presentare e portare avanti!