Chiusa una scuola Querdenker in Alta Baviera. Fra gli insegnanti, erboristi e sciamani

Una fattoria fatiscente, nessuna misura igienica né di prevenzione del contagio, nessuna autorizzazione e nessun controllo: queste erano le condizioni di una “scuola” con circa 50 alunni, che è stata chiusa dalle autorità del distretto di Rosenheim, vicino a Deutelhausen nel comune di Schechen, in Alta Baviera. Il broadcaster locale Bayerischer Rundfunk suggerisce che si trattasse di una vera e propria “scuola Querdenker”, anche se una conferma ufficiale in questo senso non è ancora arrivata da parte dei pubblici ufficiali che hanno disposto la cessazione immediata di qualsiasi attività didattica all’interno dell’edificio.

Gli insegnanti della scuola Querdenker: ex professori, genitori, erboristi, sciamani

A tenere le lezioni all’interno di questo istituto completamente privo di permessi era un gruppo di adulti composto in parte dai genitori degli studenti, in parte da ex insegnanti che hanno “abbandonato il sistema” perché presumibilmente in disaccordo con i suoi meccanismi, ma anche figure più eterogenee, come insegnanti di musica, erboristi e “sciamani”. Secondo la direttrice, il cui nome non è stato divulgato, si trattava di una vera e propria “oasi di apprendimento”.


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Non è ancora stata ufficialmente confermata l’ipotesi che la scuola clandestina sia nata per reazione alle misure anti-Covid imposte nelle scuole a livello federale, che prevedono i test obbligatori per gli studenti. Pare tuttavia che i genitori di molti degli alunni che partecipavano alle lezioni nella fattoria si fossero opposti a questi provvedimenti. Dal momento che, in Germania, i genitori che si oppongono ai test obbligatori possono comunque tenere a casa i propri figli e permettere loro di frequentare le lezioni con la didattica a distanza, si pensa che le famiglie coinvolte in questo progetto si siano avvalse di questa opzione e l’abbiano sfruttata per fondare una sorta di “scuola Querdenker” senza dare nell’occhio.

Nella scuola, violazioni di ogni tipo

Le accuse contro l’associazione privata che ha allestito la “scuola” in questione riguardano una serie di violazioni. Le lezioni, infatti, non solo avvenivano senza alcun rispetto per le norme anti-Covid, ma anche senza alcuna supervisione circa i programmi di insegnamento, senza che i docenti fossero autorizzati all’insegnamento e per di più in violazione di diverse norme sulla sicurezza degli edifici, all’interno di una struttura da tempo abbandonata.

I bambini che prendevano parte alle lezioni avrebbero dovuto frequentare classi comprese fra la prima e la nona.

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