Per mesi il dibattito è andato avanti, tra carenza di dati sufficienti a disposizione e nuove emergenze che incombono, soprattutto nella fase del rientro a scuola, che ha portato i ministeri della salute di vari Land ad accelerare la campagna vaccinale. Dopo essere stata a lungo in silenzio per mancanza di dati sufficienti, la Commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) sostiene ora la vaccinazione contro il Coronavirus per tutti gli adolescenti dai 12 anni in su. In precedenza, aveva raccomandato la vaccinazione in questo gruppo di età solo in caso di patologie preesistenti o di contatto con persone ad alto rischio.
Bambini e ragazzi dai 12 anni in su: una lunga e attenta valutazione
La Commissione ha infatti dichiarato, nella giornata di lunedì che, dopo un’attenta valutazione di nuovi elementi e dati scientifici, è giunta alla conclusione che “sulla base delle conoscenze attuali, i benefici della vaccinazione superano il rischio di effetti collaterali, molto rari, del vaccino”.
Al momento gli esperti temono che la variante delta si diffonda a macchia d’olio nelle scuole, e quindi tra una popolazione sostanzialmente non vaccinata. D’altro canto, a lungo si è espressa preoccupazione sui possibili effetti collaterali della vaccinazione nei bambini e negli adolescenti, categorie finora meno esposte all’azione dei vaccini e quindi anche meno “mappate” dal punto di vista statistico.
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Stiko dichiara di avere ora dati sufficienti
La Commissione tedesca sostiene di aver aspettato proprio al fine di assicurarsi, solo sulla base di elementi certi, che non ci fossero effetti collaterali del vaccino in questo particolare gruppo anagrafico. “Sulla base di nuovi dati, in particolare legati al programma di vaccinazione degli Stati Uniti, che conta quasi dieci milioni di bambini e adolescenti vaccinati, i possibili rischi della vaccinazione per questo gruppo di età possono ora essere quantificati e valutati in modo più affidabile” ha quindi dichiarato.
Effetti dei vaccini e del Covid19 sui più giovani
Sulla base dei dati in esame, pare che in rari casi si siano verificate infiammazioni del muscolo cardiaco, soprattutto in giovani maschi vaccinati. E che nella maggior parte di questi casi i pazienti siano stati ricoverati in ospedale, ma subendo un decorso ospedaliero non complicato. Stiko ha aggiunto che studi recenti indicano invece che la complicanza definita comunemente “coinvolgimento cardiaco” si verifica invece con il Covid19. Inoltre, la commissione ha aggiunto che “non si è verificato finora nessun segnale di ulteriori effetti collaterali gravi, nei bambini e negli adolescenti, dopo la vaccinazione con vaccini a mRNA”, quindi Biontech-Pfizer e Moderna.
La raccomandazione ufficiale, che di solito contiene una spiegazione dettagliata, potrebbe essere pubblicata questa settimana. Al momento più di un milione di bambini, tra i 12 e i 17 anni, sono già stati vaccinati almeno una volta, circa il 24% di questo gruppo anagrafico. Circa il 15% è invece completamente vaccinato. I ragazzi vaccinati possono essere esentati dai test obbligatori nelle scuole.