Afghanistan, Merkel critica verso il ritiro U.S.A.: “Hanno creato un effetto domino”

effetto domino
Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE , via Wikimedia Commons

La cancelliera Angela Merkel è profondamente scossa per quanto avvenuto in Afghanistan, dove la presa del potere da parte dei talebani sta scatenando un comprensibile panico collettivo tra coloro che ne temono le ritorsioni. Merkel ha dichiarato di aspettarsi un numero elevato di rifugiati in fuga e che il governo tedesco lavorerà a stretto contatto con i Paesi vicini all’Afghanistan, che si troveranno a subire maggiormente questo impatto.

“Molte persone cercheranno di lasciare il Paese. Dovremmo fare tutto il possibile per aiutare i Paesi che si troveranno a sostenere i rifugiati e la cosa richiederà molto tempo” ha precisato la cancelliera in una riunione interna alla CDU, secondo quanto appreso e divulgato dal settimanale tedesco Der Spiegel.


Leggi anche:
Inizia l’evacuazione dell’Ambasciata tedesca a Kabul

 


“Abbiamo sottovalutato la velocità dell’avanzata dei talebani”

In una conferenza stampa, la cancelliera ha inoltre ammesso che la velocità dell’avanzata dei talebani era stata completamente sottovalutata. “Tutti noi – anche io mi prendo la responsabilità – abbiamo giudicato male lo sviluppo degli eventi“.

Merkel ha inoltre ribadito di dover constatare con profonda tristezza il fallimento della missione quasi ventennale degli alleati in Afghanistan e ha espresso cordoglio per i recenti sviluppi “drammatici e terribili” che colpiscono “milioni di afghani che hanno lavorato per una società libera” e “soprattutto le donne”.

Un talebano picchia una donna in pubblico (2001). RAWA, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

Il ritiro delle truppe statunitensi e l’effetto domino

Secondo i partecipanti alla riunione, Angela Merkel avrebbe inoltre espresso una posizione critica nei confronti della decisione del governo americano di ritirare le sue truppe. Secondo la cancelliera questa decisione, presa per mere ragioni di “politica interna”, avrebbe innescato un “effetto domino” con la conseguenza finale del collasso dell’esercito e del governo afghani e della presa del potere da parte dei talebani. “Abbiamo sempre detto che, se gli U.S.A. fossero rimasti, saremmo rimasti anche noi” avrebbe ribadito Merkel a porte chiuse.

Con gli Stati Uniti, tuttavia, il governo tedesco sta collaborando strettamente nelle procedure di evacuazione. “Senza l’aiuto degli americani, non potremmo farcela” ha precisato la cancelliera.

Il ministro federale degli affari esteri, Heiko Maas. Fars News Agency, CC BY 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/4.0>, via Wikimedia Commons

Le dichiarazioni dei ministri federali degli esteri e della difesa

Intanto il ministro federale degli affari esteri, Heiko Maas, ha descritto le immagini delle persone disperate all’aeroporto della capitale Kabul come “incredibilmente dolorose” e ha aggiunto che la Germania “non lascerà nulla di intentato per salvare quante più persone possibile da una situazione tanto catastrofica”.

La ministra tedesca della difesa Annegret Kramp-Karrenbauer ha dichiarato invece di aver parlato con membri delle forze armate tedesche sul territorio, i quali sono sconvolti da quanto sta accadendo. Commentando le manovre dei militari tedeschi alle prese con le procedure di evacuazione all’aeroporto di Kabul, la ministra ha inoltre aggiunto: “Questa è una missione estremamente pericolosa per le nostre truppe: finché sarà possibile, la Bundeswehr porterà fuori dall’Afghanistan più persone possibile e manterrà il ponte aereo”.

Domani, i ministri degli esteri dell’UE si riuniranno in videoconferenza per discutere su come procedere, come annunciato da Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!