Il rifugio per animali di Berlino Tierheim è a rischio sovraffollamento e lancia il sauo allarme: tantissimi sono i cani e gatti arrivati al rifugio durante le pandemia e ormai lo spazio comincia a scarseggiare.
Molti ospiti sono giovani cani malati provenienti dal commercio illegale oppure animali presi durante il periodo di smartworking e divenuti d’intralcio ora che, dopo il 1° luglio, a Berlino si è tornati a lavorare in presenza.
Animali acquistati durante la pandemia e poi abbandonati
Anche la Lega tedesca per la protezione degli animali ha denunciato il sovraffollamento dei rifugi per animali, causato da un arrivo di animali acquistati incautamente durante la pandemia su Internet, da allevatori o negozi di animali, oppure provenienti dal commercio illegale di cuccioli.
Il Tierheim di Berlino a rischio sovraffollamento
Al momento il rifugio, che con i suoi 600 ettari è uno dei più grandi d’Europa e ha ricevuto dal governo un aiuto di 3500 euro durante la pandemia, contiene già circa 240 cani e 300 gatti e sta vivendo un problema di sovraffollamento tout court, aggravato dal fatto che la maggior parte dei cani e molti gatti richiedano una sistemazione individuale, perché non vanno d’accordo con altri esemplari e/o mal sopportano recinti di gruppo. Per questa ragione il Tierheim non sarà in grado di accogliere altri cani ancora per molto.
Il commercio illegale causa ai volontari del rifugio un problema che si intensifica ogni estate. Gatti, cani e conigli vengono spesso consegnati malati e quindi abbandonati dagli acquirenti che vogliono evitare i costi del veterinario e non avere problemi durante le vacanze. Alcuni sono disidratati e ipoglicemici e molti muoiono al rifugio dopo settimane di lotta per la sopravvivenza, “ed è tragico perderli”, come dichiarato al Tagesspiegel dalla portavoce della struttura, Beate Kaminski. Ma questo traffico illegale, che già normalmente intasa i rifugi per animali di nuovi ospiti, ha raggiunto durante la pandemia un’entità mai vista prima.
Il commercio illegale di cani provenienti dall’Europa dell’est
Particolarmente tragica e la condizione dei cani provenienti dall’Europa dell’est e oggetto di tratta illegale. Le loro condizioni sono disastrose, gli animali sono tenuti in piccole gabbie e in generale in spazi angusti e chiusi, sono sottoalimentati e lasciati a lungo nella loro sporcizia e senza assistenza medica.
Non alimentate questa tratta
Kaminski ha inoltre dichiarato che i cuccioli sono spesso separati dalla madre all’età di due o tre settimane, stipati in scatole e bauli e portati nell’Europa occidentale per essere venduti. Molti muoiono durante il trasporto, quelli che all’arrivo appaiono troppo debilitati o non trovano subito un acquirente sono abbandonati in strada, quelli che non sono in salute ma possono comunque attrarre l’attenzione vengono trattati con adrenalina e stimolanti per dare all’acquirente l’impressione che siano sani.
Sempre Beate Kaminski ha dichiarato: “Chiunque compri ancora un cucciolo illegalmente, nonostante tutte le informazioni disponibili, o è completamente ingenuo o sceglie di non preoccuparsene“.
Come adottare un animale dal Tierheim di Berlino
Sarebbe bello e anche giusto, invece, che chi vuole un animale si rivolgesse a un rifugio come il Tierheim e si prendesse carico di un trovatello, donandogli casa e amore. Al tempo stesso aiutando lo stesso rifugio ad accogliere altri animali e a evitare il sovraffollamento.
Chiunque sia interessato ad adottare a Berlino, può prendere un appuntamento proprio con il Tierheim, sul sito web del rifugio.