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Emergenza taxi al BER: file infinite, disagi e proteste

Code lunghe 200 metri, vetture simili a miraggi, insomma, i taxi al BER sembrano essere irreperibili. Disagi e proteste sono all’ordine del giorno è per questa ragione il senato cittadino sta annunciando dei cambiamenti, che dovrebbero agevolare il servizio all’interno del nuovo aeroporto. Ma vediamo qual è la situazione al momento.

Il paradosso del BER: poche persone che congestionano gli ambienti

In realtà molti sono i disservizi registrati dai viaggiatori. Uno dei problemi lamentati è che nonostante al BER transiti un numero mediamente contenuto di persone, tutto risulti essere in qualche modo sovraffollato. L’attesa per i servizi di sicurezza è infinita, le banchine della metro sottostante sembrano contenere a stento i passeggeri, ma il vero problema è soprattutto quello dei taxi irreperibili, soprattutto a mezzogiorno e la sera. Il traffico aereo è oltretutto aumentato, con la stagione estiva, mentre l’offerta dei mezzi resta limitata.


aeroporto di Berlino BER

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Taxi al BER: raggiungerli è un’impresa estenuante

Recentemente si è lamentato anche il cantante e attore Tom Beck, che atterrato al BER alle 23.00 si è trovato davanti a una lunghissima fila di taxi. Stanco e irritato, Beck ha filmato tutto e ha affidato a una storia di Instagram la sua frustrazione per il fatto che l’aeroporto di una capitale versi in simili condizioni.

taxi al ber
Protesta dei tassisti berlinesi contro il divieto di far salire i passeggeri al BER durante la cerimonia di apertura dell’aeroporto (31 ottobre 2020). Leonhard Lenz, CC0, via Wikimedia Commons

Alla base del problema, la mancanza di autorizzazioni

Una delle cause del servizio insufficiente, è la mancanza di autorizzazioni. Non è infrequente, infatti, vedere i taxi che portano persone da Berlino all’aeroporto e poi tornano indietro vuoti, a causa della mancanza dell’autorizzazione richiesta per prelevare passeggeri al BER.

I tassisti poco incentivati a servire il BER

Per ovviare a questo problema il Land Berlino e il circondario di Dahme-Spreewald (LDS), sul cui territorio si trova il BER, si sono accordati per autorizzare fino a 300 taxi a testa a prelevare passeggeri presso l’aeroporto, anche se i tassisti di Berlino ritengono i numeri comunque insufficienti. Ma al momento ci sono, neanche a dirlo, ulteriori difficoltà e la quota coperta è anche più bassa. I tassisti che aspirano all’autorizzazione, inoltre, devono superare un esame sulla conoscenza della parte settentrionale del circondario, che vede al tempo stesso un alto tasso di fallimento e una scarsa partecipazione. Il test, comunque, non sarà più richiesto dal 1° agosto e si spera che questo incrementi spontaneamente il servizio, come riferito alla Berliner Zeitung dalle autorità competenti.

Un ulteriore problema è che il BER è lontano e questo scoraggia molti tassisti, soprattutto nel pomeriggio, quando l’autostrada è intasata. Lo conferma Leszek Nadolski, presidente dell’Associazione di categoria, che chiede dunque misure più efficaci. Ma quali sono le strategie che le istituzioni pensano di mettere in atto, di concerto con gli operatori del settore?

Tariffe uniformi e prezzi fissi: una possibile soluzione?

Intanto si punta ad autorizzare almeno per due anni tutti i taxi, sia i B-taxi del Land Berlino che quelli del circondario di Dahme-Spreewald. Uno scopo ulteriore, inoltre, è quello di creare una tariffa uniforme entro settembre, perché i taxi del Land Berlino sono al momento più convenienti di quelli del circondario. E infine si pensa a prezzi fissi (50 uro o poco di più) per percorsi che colleghino il BER al quartiere governativo Mitte, o alla zona intorno alla torre della radio a Charlottenburg.

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