La senatrice all’economia di Berlino Ramona Pop (Verdi) ha dichiarato espressamente che chi rifiuta di vaccinarsi contro il Covid19 dovrebbe pagare per il test rapido.
Attualmente, i cittadini di Berlino possono essere testati gratuitamente ogni giorno, anche se molte stazioni, dopo che l’obbligo di test è stato rimosso in alcuni settori, come ad esempio quello del commercio al dettaglio.
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Markus Söder: abolire i test gratuiti per chi non si vaccina
La senatrice all’economia sulla stessa linea di Markus Söder
Ponendosi idealmente sulla stessa linea del ministro presidente della Baviera Markus Söder, che ha recentemente parlato di abolizione di test gratuiti per chi non si vaccina, Pop ha dichiarato che “quando gli adulti che possono essere vaccinati hanno ricevuto un’offerta di vaccinazione”, si pone la questione se i test di chi si rifiuta debbano continuare a essere pagati dalla collettività.
La medesima posizione è stata inoltre recentemente assunta anche da Klaus Reinhardt, presidente dell’associazione dei medici.
Escluse alcune categorie
La dichiarazioni di Ramona Pop escludono dunque esplicitamente i bambini e chi non può o non sia riuscito a vaccinarsi. La senatrice all’economia ha inoltre aggiunto che test gratuiti continueranno a essere forniti negli asili e nelle scuole.
Al momento, il test Covid continua a essere necessario per chiunque voglia partecipare a eventi al chiuso, come ad esempio nel caso della proiezione di film al cinema.
Giffey come Pop: “Non più test gratis a chi non si vaccina”
Anche la candidata di punta dell’SPD per le elezioni federali, Franziska Giffey, si è espressa auspicando la sospensione dell’obbligo di copertura dei test di chi non si vaccina da parte dello Stato e ha dichiarato all’agenzia di stamp dpa: “Abbiamo ormai raggiunto il punto in cui i vaccini possono essere offerti a tutti”.
Contrario invece il ministro della salute
Su posizioni contrarie si attesta invece il ministro tedesco della salute Jens Spahn (CDU). Il ministro ha infatti recentemente dichiarato i costi dei test di chi non vuole vaccinarsi potrebbero non essere più coperti dallo stato, ma in una fase successiva e decisamente non in questo momento. Spahn ritiene infatti che in questa fase possa e debba ancora prevalere lo strumento della persuasione degli scettici.
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