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Più donne, stranieri e tedeschi dell’est: il Ministero degli Esteri dovrebbe essere più inclusivo?

Il Ministero Federale degli Affari Esteri tedesco dovrebbe essere più inclusivo e diversificare le assunzioni. Lo dice un articolo pubblicato di recente sulla rivista interna destinata ai dipendenti del ministero stesso (dal titolo “AA”, che sta per Auswärtigen Amt, ovvero, “Ministero degli Esteri”) nel quale si invita a prendere coscienza del fatto che, al momento, la vasta maggioranza del personale è composta da uomini bianchi della Germania occidentale. Per questo si invita a dare priorità, nelle assunzioni future, a tedeschi dell’est, donne e persone con un background migratorio.


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Per evitare che l’intera istituzione impieghi esclusivamente personale dello stesso gruppo demografico, si legge nell’articolo, occorre una mentalità più aperta e più sensibile ai temi sociali. Dare la priorità alle categorie finora assenti fra le fila degli impiegati del ministero potrebbe aiutare a riequilibrare la situazione, arrivando a un livello di rappresentatività delle varie categorie che rifletta meglio il Paese reale.

In risposta al quotidiano Bild, che commentava l’articolo, il Ministero ha fatto sapere di non avere alcuna influenza sul contenuto della rivista e che gli articoli ivi pubblicati non rappresentano necessariamente le politiche adottate dal ministero.

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