L’Orchestra filarmonica di Berlino al Waldbühne: il primo grande evento in pandemia

Orchestra Filarmonica di Berlino
L'Orchestra Filarmonica di Berlino al Waldbühne nel 2014. Porsche997SBS, CC0, via Wikimedia Commons

Dopo un anno e mezzo di pandemia e mentre la cultura e lo spettacolo tentano di rilanciarsi, l’Orchestra filarmonica di Berlino è ripartita sabato 26 giugno 2021, con un concerto al Waldbühne (letteralmente “palco della foresta”), suggestivo anfiteatro costruito tra il 1934 e il 1935

L’Orchestra filarmonica di Berlino durante la pandemia: il progetto pilota

Finalmente di nuovo dal vivo e all’aperto, la Filarmonica di Berlino aveva visto annullato il precedente concerto del 2020 per ragioni legate alla pandemia e alle restrizioni necessarie per contenere i contagi.

Abituata a esibirsi davanti a una media di 20.000 spettatori, in quello che è tradizionalmente il finale di stagione dell’orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Berlino si è esibita davanti ad appena 5000 spettatori, ma tutto questo ha avuto il sapore magico della rinascita. E l’eccitazione degli orchestrali è stata palpabile come quella dei partecipanti, che hanno festeggiato calorosamente l’ensamble sul palco. Potete vedere nel video l’interno concerto. Per la descrizione, vi basta continuare la lettura.

https://www.youtube.com/watch?v=AItKwOPCpD4

Protagonisti assoluti: Wayne Marshall e Martin Grubinger

Sul podio, il britannico Wayne Marshall, mentre ha spiccato sul palco il talento del percussionista solista austriaco Martin Grubinger.

La performance si è aperta con “Tre episodi di danza” di Bernstein, per poi procedere con un medley al tempo stesso intenso e frizzante, in cui Martin Grubinger ha dato vita a una performance istrionica e coinvolgente, in parte arrangiata da suo padre. Ha così animato le fantastiche colonne sonore cinematografiche del maestro John Williams, tra cui quella di

Per la celeberrima “Rapsodia in blu” di Gershwin, invece, si è messo al piano lo stesso Wayne Marshall, strappando al pubblico applausi scroscianti. L’orchestra è poi tornata a Bernstein, con “Symphonic Suite” da “On the Waterfront” e con l’overture del “Candide“.

Orchestra filarmonica di Berlino
Il direttore d’orchestra Wayne Marshall. Filharmonie Brno, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Il finale è stato affidato, come da tradizione, alla canzone d’operetta scritta in ritmo di marcia “Questa è l’aria di Berlino, aria, aria!“, del compositore Paul Lincke.

Un brano che celebra l’aria cittadina con una potenza simbolica diversa e maggiore, in questa estate del 2021 e in questa particolare congiuntura storica di sofferenza e pandemia. Il pubblico ha reagito battendo le mani a tempo mentre gli accendini brillavano nel buio e Marshall era di nuovo al piano. Il finale è stato un trionfo di applausi.

Orchestra filarmonica di Berlino
Il percussionista Martin Grubinger. Frank C. Müller, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Cosa non ha funzionato: procedure complesse e farraginose

Nonostante il successo sia stato straordinariamente riuscito e la Filarmonica sia sempre una garanzia, sono stati venduti 5000 biglietti sui 6150 disponibili, per un totale di 1000 biglietti invenduti. Questo è accaduto perché la partecipazione a questo grande e importante progetto pilota implicava uno sforzo notevole, una certa caparbietà e la capacità di non scoraggiarsi di fronte alle numerose difficoltà tecniche.


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La prevendita dei biglietti era solo online, i biglietti erano personalizzati e si imponeva la necessità di compilare lunghi moduli. La prova del test negativo, della vaccinazione completa o dell’avvenuta guarigione, inoltre, è avvenuta tramite “BärCODE”, un’applicazione digitale sponsorizzata dal Senato. In mancanza di prova digitale di vaccinazione o guarigione, si doveva inoltre far certificare la prova cartacea dalla Filarmonica, giorni prima o prima del concerto.

Il test richiesto era ammesso solo se eseguito nei centri designati e con tampone nasale profondo, a volte fino alla gola. Senza contare la coda di oltre 500 metri all’ingresso e le procedure di controllo bagagli, documenti e body scan. Anche le norme relative al consumo di cibo e bevande erano estremamente rigide. L’unica cosa che era concesso portare era mezzo litro di bevanda in una bottiglia di plastica.

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Kirill Petrenko, storico direttore dell’Orchestra Filarmonica di Berlino.

Orchestra Filarmonica di Berlino di nuovo al Waldbühne

Non si sa se alcune condizioni di ammissione cambieranno o se verranno semplificate alcune procedure, in vista del prossimo appuntamento con la Filarmonica di Berlino. Il nuovo concerto si terrà il 26 agosto, sempre al Waldbühne, con il direttore ufficiale Kirill Petrenko. È possibile prenotarsi a partire dal 19 luglio.

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