Ministra Giffey verso la revoca del dottorato per plagio. Si dimetterà?

Franziska Giffey
Di Olaf Kosinsky - Opera propria, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=76120570

La ministra della famiglia Franziska Giffey (SPD) sta fronteggiando uno sgradevole problema: la Freie Universität di Berlino potrebbe aver votato per revocare il suo dottorato. Lo conferma la testata giornalistica Business Insider, che sarebbe in contatto con fonti interne alla Freie.


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Perché il dottorato della ministra Giffey è a rischio?

Le accuse rivolte a Franziska Giffey in relazione alla sua tesi di dottorato sono di plagio e le sono state mosse per la prima volta dal sito VroniPlag, che monitora l’estensione dei plagi nelle tesi di dottorato tedesche. Secondo VroniPlag, in 76 delle 205 pagine della tesi di dottorato della ministra, ben 119 passaggi risulterebbero copiati.

L’università stava riesaminando il caso già da gennaio di quest’anno, dopo che la precedente decisione di sanzionare Giffey con un mero rimprovero aveva attirato molte critiche, nell’ottobre del 2019. Dopo aver riesaminato le accuse, dunque, secondo Business Insider la decisione potrebbe essere molto più severa e portare alla revoca del dottorato della ministra.

Al momento a Franziska Giffey sono state date poco meno di tre settimane per una dichiarazione ufficiale, prima che l’Università prenda una decisione finale. La Freie Universität, inoltre, non commenterà l’esito della perizia fino a quando Giffey non avrà reso la sua dichiarazione.

Franziska Giffey
La Freie Universität di Berlino

Franziska Giffey si difende: “Ho agito secondo coscienza e buona fede”

Finora la ministra Giffey ha sempre negato di aver deliberatamente copiato, dichiarando di aver scritto la sua tesi “secondo coscienza e buona fede”.

Cosa farà adesso Franziska Giffey, se le verrà tolto il dottorato? Terrà fede a quanto dichiarato e si dimetterà dal suo incarico ministeriale? Quello che è certo è che Giffey rimarrà in ogni caso la candidata principale dell’SPD per le elezioni politiche di settembre.

(Fonte, Business Insider)