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Berlino: 3 giorni di eventi a supporto delle manifestazioni in Colombia. Intervista a un attivista.

Continuano a Berlino le manifestazioni a supporto delle proteste antigovernative in Colombia. Per il 28, 29 è 30 maggio sono previsti diversi eventi, volti a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, ma anche ad amplificare la voce della comunità colombiana nella capitale tedesca. La tre-giorni è iniziata venerdì 28 maggio con una manifestazione in bicicletta che è partita da Boxhagener Platz, nel quartiere di Friedrichshain, per arrivare ad Admiralstraße, a Kreuzberg, con una tappa intermedia a Oranienplatz per una commemorazione delle vittime che hanno perso la vita negli scontri delle ultime settimane. Ad Admiralstraße si è tenuta anche una mostra fotografica del progetto En Limbo, dell’artista Agata Guevara, la quale ha documentato con una serie di foto il processo di pace fra i guerriglieri FARC e il governo Colombiano. In occasione di questa manifestazione abbiamo intervistato Guillermo, un giovane attivista che ha preso parte all’organizzazione di questi tre giorni di manifestazioni ed eventi.

proteste in colombia
Foto di Diego Orlandi

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Chi ha organizzato questa manifestazione?

Diversi collettivi, ma anche privati cittadini, che hanno deciso di unirsi per questa causa.

Sono previsti tre giorni di eventi a supporto delle proteste in Colombia. Cosa accadrà in questi tre giorni?

Ci saranno eventi diversi, che evidenziano soprattutto l’aspetto creativo, ovviamente sempre collegato a temi politici. Ci saranno mostre fotografiche, laboratori di cucito, serigrafia, aggiornamenti sulla situazione attuale, performance artistiche e anche musica dal vivo.

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Foto di Diego Orlandi

Cosa puoi dirci della situazione attuale?

C’è stato un discreto incremento dell’attenzione da parte dei media internazionali, per la gravità della situazione attuale in Colombia. E noi abbiamo pensato che questo tipo di manifestazione possa aiutare a farne parlare di più nell’ambito della comunità internazionale.

Avete ottenuto qualche risposta o reazione da parte dell’Ambasciata colombiana in Germania?

Sì, è stato scritto un comunicato, elaborato insieme ad alcuni membri del parlamento tedesco, che è stato poi mandato al presidente Duque, e dall’Ambasciata è arrivata una risposta. Si è trattato di una risposta molto vaga, di fatto non una vera risposta, quanto piuttosto una riproposizione delle posizioni ufficiali del governo, improntate a impunità e ignoranza.

Che cosa chiede il vostro movimento?

Da Berlino chiediamo prima di tutto alla Colombia di ascoltare le proteste e le critiche alla situazione attuale e poi alla Germania, al parlamento tedesco e alla popolazione chiediamo di informarsi sempre più su questo tema per poter esercitare una pressione, che venga dall’Unione Europea e dalla Germania, sull’attuale governo colombiano. Per prendere delle misure che diano seguito alle proteste.

Foto di Angela Fiore

Quali misure auspichereste dal governo tedesco, rispetto alla Colombia?

Per esempio, dal momento che la Germania è uno dei firmatari del processo di pace sottoscritto nel 2016 a l’Avana, auspichiamo che prenda davvero posizione, una posizione solida rispetto a tutto ciò che è successo dal 2016 a oggi, poiché gli accordi di pace non vengono rispettati. E dal momento che la Germania è uno dei paesi che questi accordi di pace li sta finanziando, dovrebbe far presente al governo colombiano che non si può finanziare un processo di pace che non sta avendo luogo. A che scopo si inviano questi finanziamenti? Non è certo per garantire la sicurezza, la pace o la giustizia. Su questo si dovrebbe prendere posizione.

Lo sciopero nazionale in Colombia continua?

Lo sciopero continua.

Qui sotto trovate il programma completo di eventi a sostegno delle proteste in Colombia.

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