Italiani a Berlino: intervista con Andrea Gini, autore del romanzo di fantascienza “Il Dio del nulla”

Andrea Gini

Andrea Gini si è trasferito dall’Italia a Berlino circa due anni fa e nella capitale tedesca ha avuto modo di respirare un’atmosfera intellettualmente più stimolante e compatibile con le sue aspirazioni. Purtroppo la pandemia ha ristretto la sua vita, come quella di tutti, entro limit angusti, ma considerando che la creatività non conosce prigioni fisiche, a Berlino ha anche visto la luce “Il Dio del nulla – libro secondo “, secondo capitolo di una trilogia di fantascienza. 

Abbiamo intervistato Andrea Gini per saperne qualcosa di più.


Leggi anche:
“Come tutti gli uomini fanno”, il romanzo distopico su Berlino di Maria Mazzocchia

 


 

Hai appena pubblicato il tuo nuovo libro, il secondo di una trilogia. Di che trilogia si tratta?

Sì, da non molto ho pubblicato il secondo libro della trilogia “Il Dio del Nulla”. È fondamentalmente una trilogia di fantascienza, con evidenti riferimenti alla mitologia egizia e sumera. Narra le avventure di un ristretto gruppo di umani, che sopravvissuti miracolosamente alle persecuzioni di un folle despota che impone la sua distorta religione sulla terra come dogma assoluto.

I protagonisti dopo una fuga rocambolesca incontrano degli esseri dal potere sconfinato, gli Annunaki, di ritorno sulla Terra per recuperare un prezioso manufatto custodito in un inaccessibile base sotterranea abbandonata millenni prima. Il potere degli Annunaki sbaraglia con estrema facilità l’esercito terrestre e quando si trovano ad un passo dal recuperare il manufatto, interviene un Oscuro Annunaki che si impossessa del prezioso oggetto e fugge facendo perdere le sue tracce. Fin qui, si svolgono gli avvenimenti del primo libro.

E cosa accade, invece, nel secondo capitolo della trilogia?

Nel secondo libro, gli Annunaki, accompagnati dai terrestri superstiti si imbarcano in un inseguimento mozzafiato che li porta a scontrarsi con un essere artificiale di una Potenza tale da poter cancellare la vita nell’intero universo. L’Annunaki ribelle, che ha rubato il manufatto, infine si rende conto di essere stato ingannato, e dominato dalla furia, torna al fianco dei suoi fratelli, per tentare il tutto per tutto al fine di sconfiggere l’invincibile nemico. Quando tutto sembra perduto, l’unica speranza di salvezza rimane nel leggendario Dio del Nulla, un essere che potrebbe avere il potere di ribaltare la situazione e di salvare l’universo.

L’umano protagonista della storia, dopo innumerevoli vicende, acquisisce un potere sconosciuto persino agli Annunaki e si trova solo a fronteggiare la più grande minaccia che abbia mai colpito l’universo. Quando più nulla sembra possibile per vincere, un’entità assoluta, dal potere di un Dio, si risveglia e senza alcuna difficoltà elimina la minaccia. Questo risveglio, tuttavia, comporta la cancellazione dell’universo.

L’umano, Lewis, l’ultimo essere vivente rimasto in vita, riesce a comunicare con l’entità, che gli rivela di non essere il Dio del Nulla, ma che può condurlo da lui. La posta in gioco è il ripristino dell’universo e di tutte le forme di vita. L’entità acconsente alle richieste di Lewis, riportando in vita i suoi compagni e restituendogli la sua astronave e gli consente di attraversare la soglia attraverso la quale si può giungere nel luogo dove dimorano gli Antichi e Il Dio del Nulla. Così a grandi line si svolgono gli eventi dei primi due libri.

Come è nato questo progetto, che di sicuro è decisamente complesso?

In realtà questo progetto è nato nel corso di diversi anni, con una raccolta di informazioni, idee e un mio personale tentativo di rispondere alle domande: esiste un Dio? E se esiste, chi è? E soprattutto cos’è? Nel corso del tempo ho immaginato e scritto numerose storie che si intrecciano tra loro per giungere ad un solo traguardo. Alla fine del terzo libro della mia trilogia, il lettore potrà finalmente scoprire se esiste un Dio e scoprire tutti i suoi segreti.

La pandemia rende difficile ogni evento culturale, incluse le presentazioni dei libri. Come stai promuovendo il tuo?

È vero, questa pandemia rende particolarmente difficile ogni cosa, particolarmente la promozione di un libro. Ammetto senza vergogna di non essere affatto capace di promuovere il mio libro con metodi efficaci e appropriati. Purtroppo la mia CE non si occupa affatto della promozione e ciò che mi rimane è unicamente la pubblicazione sui social, in particolare Facebook, dove si trova la pagina ufficiale del romanzo, nella quale posto tutti gli aggiornamenti e il mio profilo personale e dove di tanto in tanto condivido le notizie relative al romanzo.

Come ha cominciato a scrivere, Andrea Gini, e perché?

Ho cominciato a scrivere molti anni fa, da adolescente, per sfogo. Perché sulle pagine e tra le lettere riesco a esprimere pensieri e emozioni che non so esternare a parole. Ho cominciato con brevi storie, racconti di vario genere, che purtroppo, ormai, nel tempo sono andati persi. Nel corso degli anni mi sono appassionato sempre di più alla fantascienza, ritengo questo genere, uno di quelli che lascia l’autore il maggior campo d’azione possibile e permette di dare libero sfogo a qualunque fantasia.

E invece, da lettore, cosa e chi appassiona Andrea Gini?

Da lettore, sicuramente sono appassionato di quei romanzi di avventura, di fantascienza e anche horror che riescono a suscitare forti emozioni, a generare domande, ma soprattutto, che riescono a far materializzare il mondo e I personaggi narrate nella mia mente. Due autori tra tutti hanno ispirato il mio modo di scrivere, Stephen King, con la sua tecnica narrativa e l’anima che riesce a infondere nei suoi personaggi e H.P. Lovecraft, con le sue ambientazioni e le sue minuziose descrizioni.

Vivi a Berlino da quasi due anni… che ne pensi di questa città? Pregi, difetti, conferme, delusioni… a ruota libera!

Vivo a Berlino da quasi due anni. Venendo da una piccola cittadina italiana ristretta per territorio, mentalità e prospettive di vita, il trasferimento a Berlino è stato inizialmente traumatico per via delle innumerevoli novità e opportunità che offre, sicuramente una bellissima città colma di arte e di cultura dove un’estesa multiculturalità riesce a convivere senza eccessivi sforzi.

Ho cominciato ad amare da subito Berlino, Per un italiano di provincia come me è quasi un piccolo paradiso. Purtroppo il mio scoglio principale è la lingua tedesca, che trovo particolarmente complicata. Purtroppo la pandemia è scoppiata non molto tempo dopo il mio trasferimento e a causa di ciò la mia vita qui si è trasformata, come per tutti, in una semi-reclusione, non consentendomi di esplorare e vivere appieno tutto ciò che la città avrebbe da offrire. Confido in tempi migliori.

Stai già lavorando al terzo capitolo della tua trilogia? E pensi di continuare a muoverti nell’ambito della fantascienza?

Si, ho già cominciato la prima stesura del terzo libro che conclude la trilogia. Ho tutto in mente, non mi resta altro che incastonare tutti i tasselli nella giusta posizione e concludere questa storia con il finale sconvolgente che merita. In futuro, concluso questo lavoro, sicuramente mi dedicherò ad altri romanzi di fantascienza, ho già diverse idee che riprendono alcune vicende toccate nella trilogia del “Dio del Nulla” e non esplorate. C’è ancora moltissimo materiale che questa storia e questi personaggi hanno da offrire.

In linea di massima credo che il mio campo continuerà ad essere quello della fantascienza, anche se non escludo che in futuro potrò cimentarmi nella scrittura trattando anche altri generi letterari.

Per acquistare “Il Dio del nulla” (CTL Livorno), di Andrea Gini, e conoscere altre informazioni sull’autore e sulle sue pubblicazioni, potete consultare la pagina Facebook ufficiale del progetto.