di Aldo Loddi
La pandemia Covid-19 ci ha insegnato di come un evento del tutto eccezionale possa cambiare radicalmente le nostre abitudini. Abbiamo dovuto e stiamo ancora rinunciando a muoverci senza limitazioni, uscire liberamente e poter attraversare confini senza doversi sottoporre a tamponi e quarantene. Scenario impensabile fino a Febbraio 2019.
Ma c’è un’altra emergenza che rischia di avere un impatto molto maggiore e di cui tuttavia non siamo completamente consapevoli.
L’acqua potabile sta diminuendo in tutto il mondo
Cosa accadrebbe se esaurissimo l’acqua potabile? Secondo l’Istat, consumiamo quotidianamente consumiamo circa 418 litri di acqua. Tale consumo include l’utilizzo di acqua ai fini nutrizionali, uso domestico, ricreativo e per fini industriali/agricoli.
Negli ultimi anni questa risorsa fondamentale per la nostra vita sta diventando un bene sempre più scarso nel mondo. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità (WHO), entro il 2025 metà della popolazione mondiale vivrà in aree con “stress idrico”.
In Germania il problema riguarda diversi Land
Tale scenario non risparmia la nostra umida Germania, nello specifico in Brandeburgo, in Bassa Sassonia ed in Assia come riportato in un articolo pubblicato dal Süddeutsche Zeitung.
Uwe Ritzer, autore dell’articolo, ci parla di come nelle ultime estati, nelle sopra citate aree, molti tedeschi hanno avuto difficoltà a innaffiare le piante, lavare l’auto o riempire la piscina. “In alcune zone sono stati usati i camion cisterna per rifornire di acqua fresca gli abitanti”. La scarsità della preziosa materia prima sta scatenando una “dura lotta per la distribuzione”.
Le cause principali di questo fenomeno globale, che ha delle ricadute nelle nostre attività quotidiane, sono il cambiamento climatico, l’aumento della popolazione mondiale ed un eccessivo sfruttamento industriale ed urbanistico.
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Gli effetti dell’aumento della popolazione ed un eccessivo sfruttamento dell’acqua sono facilmente collegabili ad una diminuzione di questa risorsa: sempre più persone avranno bisogno di acqua potabile e di conseguenza la quantità di acqua potabile disponibile diminuirà.
Apparentemente è meno evidente di come il cambiamento climatico possa avere un impatto sulla disponibilità di acqua potabile. L’aumento delle temperature e condizioni meteorologiche più estreme e meno prevedibili influenzeranno la disponibilità e la distribuzione delle precipitazioni, lo scioglimento della neve, le portate dei fiumi e le acque sotterranee e quindi l’ulteriore deterioreranno della qualità dell’acqua.
Le autorità tedesche consapevoli del rischio
Le autorità tedesche sono consapevoli di questo problema e nel 2019 il Land della Baviera ha negato alla Altmühltaler, un gruppo che produce acqua in bottiglia, di raddoppiare la sua produzione, perché le risorse a disposizione della comunità locale si sono ridotte.
Michael Reinhardt, Professore di diritto idrico, ha affermato che “Wasser gehört niemandem und allen”, cioè “L’acqua non appartiene a nessuno e a tutti“.
Con un piccolo sforzo, tutti possiamo dare il nostro contributo per evitare l’ennesima catastrofe, una catastrofe ancor più grave della pandemia Covid-19.
Si spera di no! Ci sono tante manovre volte a scoraggiare lo spreco dell’acqua e ultimamente questo problema sta assumendo sempre più rilevanza… bisogna rispettare l’ambiente e non sprecare!!