Nella seduta di martedì 27 aprile, il Senato di Berlino ha decretato l’abolizione dell’obbligo di test per accedere a negozi e servizi per coloro che sono già guariti dal Covid-19, purché l’infezione risalga a non più di sei mesi fa. La condizione di immunità – e quindi il periodo di sei mesi – si calcola a partire dal 28° giorno dalla guarigione. La regola, che entrerà in vigore a partire dal primo maggio, si inserisce nei margini di autonomia nei quali il Land può operare rispetto alla legge federale sulla protezione dal contagio, le cui più recenti modifiche hanno fatto molto discutere.
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La Senatrice alla Salute Dilek Kalayci (SPD) ha inquadrato questa decisione del Senato nell’ottica di una parificazione dei diritti fra guariti e vaccinati, che appare in contrasto con quanto affermato nel corso dell’ultimo vertice fra la Cancelliera Angela Merkel e i presidenti dei Land e che non prevede allentamenti delle attuali restrizioni fino alla fine di maggio.
Per chi invece ha contratto il virus da più di sei mesi è necessario, per godere delle medesime libertà, aver ricevuto almeno la prima dose di vaccino, dal momento che l’immunità garantita dall’aver contratto il virus potrebbe essere limitata nel tempo.
Per chi è stato completamente vaccinato, inoltre, non sussiste l’obbligo di test per poter visitare i degenti di case di cura e RSA né di isolarsi per un periodo di quarantena se entra in contatto con una persona che risulta essere infetta.
Infine – questa volta in accordo con quanto dichiarato a livello federale – Kalayci ha ventilato la possibilità di eliminare le categorie prioritarie per le vaccinazioni entro giugno, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di mettersi in lista per ricevere il vaccino. Prima di allora, ha specificato la senatrice, tutti coloro che appartengono ai gruppi a rischio avranno la possibilità di immunizzarsi.