Berlino, minacce dei clan arabi agli operatori di giustizia: quanto spesso accade

Tribunale di Moabit, Berlino. Fridolin freudenfett (Peter Kuley), CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

A Berlino non è sporadico l’uso delle minacce dirette verso polizia e magistratura da parte di membri di clan arabi. Lo chiarisce un rapporto della polizia divulgato qualche settimana fa.

In base a tale rapporto, l’uso delle minacce sarebbe un metodo specifico utilizzato dai clan per intimidire, e sarebbero dirette non solo contro le forze dell’ordine, ma anche contro esponenti della magistratura. Lo riporta anche un approfondimento redatto dal quotidiano berlinese Berliner Morgenpost, che esortava le istituzioni ad approfondire.


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Quanto spesso vengono minacciati gli operatori di giustizia?

Anche l’interrogazione parlamentare effettuata a questo proposito dei deputati dell’FDP Holger Krestel e Paul Fresdorf avrebbe rivelato che, mentre sono noti i casi un cui vari operatori della giustizia sono stati minacciati da singoli individui, manca totalmente un profilo statistico delle minacce rivolte dai clan alla polizia o alla magistratura. Lo ammtte anche il dipartimento amministrativo del Senato per gli Affari Interni. Un esame di questo tipo potrebbe invece portare a considerare le minacce come un atto collettivo, se i numeri fossero abbastanza alti.

Le minacce dei clan: un caso eclatante

Un noto caso di palese tentativo di intimidazione in questo senso ha avuto luogo nel 2019.

Il presunto leader di uno dei più grandi clan di Berlino, infatti, in quell’occasione ha minacciato verbalmente il pubblico ministero direttamente nell’aula in cui stava subendo un processo. Pare infatti che gli abbia detto: “Signor pubblico ministero, conosco lei e tutti quelli che lavorano con lei. Lasciateci in pace! Altrimenti verremo a prendervi!”.

(Fonte, Berliner Zeitung)