10 barzellette sulla DDR: quando si rideva di nascosto dal regime

10 barzellette sula ddr
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In occasione del 1° aprile il Berliner Kurier, che ha spesso esplorato l’argomento, ha pubblicato 10 barzellette sulla DDR. Nella Repubblica Democratica Tedesca il controllo sull’opinione pubblica era totale, si sa, e il dissenso, come sotto ogni regime, non veniva tollerato neanche se espresso in forma ironica.

Per questa ragione ridere nella DDR era un’operazione a volte non solo rischiosa, ma quasi eroica.

Berlino, 4 novembre 1989: manifestazione popolare per la democrazia ed un nuovo governo. Di Bundesarchiv, Bild 183-1989-1104-010 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5347544

Ma quali sono queste barzellette, divulgate spesso a porte chiuse e nel terrore che potessero essere intercettate da orecchie indiscrete, incluse quelle della Stasi?

Potete leggerle qui di seguito e vi porteranno in un contesto e in un’era che ormai fanno parte del passato, ma che tanto hanno segnato la storia della Germania est e della Germania tutta. Molte di queste barzellette riguardano Erich Honecker, dal 1971 al 1989 secondo Segretario generale del Comitato Centrale della SED, il Partito di Unità Socialista di Germania, nonché terzo Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca, dal 1976 al 1989.

Il murale “Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale” di Dmitri Vrubel, che rappresenta il famosissimo bacio “alla sovietica” tra tra Honecker e il segretario del PCUS Leonid Brežnev. Di Bundesarchiv, B 145 Bild-F088809-0038 / Thurn, Joachim F. / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5473698

Un grande classico

Erich Honecker siede sul balcone di casa e assiste al sorgere del sole. Dice: “Buongiorno, caro sole”. Il sole risponde: “Buongiorno, caro Erich”. A mezzogiorno, si ripete la stessa dinamica: “Buongiorno, caro Sole”, “Buongiorno, caro Erich”. La sera Honecker dice: “Buonasera, caro Sole!”. Al che il sole risponde: “Baciami il culo, Erich, ora sono all’Ovest!”.

Soldati

Un soldato della Repubblica Democratica Tedesca che fa il suo turno nella torre di guardia dice a un collega: “Cosa pensi veramente della DDR?”, “La stessa cosa che pensi tu”, “Allora temo che dovrò arrestarti!”.

Genitori contrariati

A Berlino Est un ragazzo cammina lungo la Sprea. A un certo punto vede un uomo annaspare nel fiume, si tuffa e lo salva. Subito dopo si rende conto che è Erich Honecker, il quale gli dice: “Ragazzo mio, sei un eroe del popolo, mi hai salvato la vita! Ti concedo un desiderio”. Il ragazzo risponde: “Vorrei un funerale di stato!” e Honecker, stupito: “Puoi averlo, ma perché vuoi un funerale di stato alla tua età?”. E il ragazzo: “Se dico a mio padre che ti ho salvato la vita, mi ammazza di botte!”.


DDR

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Equivoci

Erich Honecker vuole sondare la sua popolarità tra la popolazione e per questo comincia a girare per le case. A un certo punto suona un campanello e apre un ragazzino, che gli chiede “Chi sei tu?”. Honecker si china verso di lui: “Sono quello che si assicura sempre che tu abbia una TV e abbastanza da mangiare!”. A quel punto il ragazzino esclama: “Mamma, vieni, presto! È arrivato zio Frank da Amburgo!”.

Condimenti

Erich Honecker sta attraversando il Paese con sua moglie Margot. A un tratto vedono una donna che spazza la strada e Honecker le chiede: “Cara compagna, cosa stai facendo?”, “Sto raccogliendo escrementi di cavallo”, “Per farne cosa?”, “Vanno sulle fragole!”. A quel punto Honecker dice alla moglie: “Vedi, Margot, non ci va sempre solo la panna!”.

Erich Fritz Emil Mielke, politico e generale della Germania est, tra i fondatori della Stasi. Di Bundesarchiv, Bild 183-R0522-177 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5368048

Doppio tradimento

È inverno, Erich Honecker arriva al suo orto e vede che qualcuno ha urinato sulla neve in modo da formare la scritta: “Erich è scemo”. Allora incarica Mielke (politico e generale della Germania est e uno dei fondatori della Stasi, ndr.) di scoprire l’autore del gesto. Il giorno seguente Mielke riferisce: “Missione compiuta, Erich, abbiamo scoperto tutto: l’urina è di Egon (Egon Rudi Ernst Krenz, vice di Honecker, ndr.) e la scrittura è di tua moglie”.

Attenzione agli sconosciuti

In un pub, un ubriaco chiede a uno sconosciuto: “Sai la differenza tra la mia birra e quella di Honecker?”. “No”, risponde l’altro. “La mia birra è liquida e Honecker è inutile” (gioco di parole tra “flüssig”, cioè “liquido”, e “überflüssig”, cioè “inutile”, ndr.). L’altro gli risponde: “Tu invece sai qual è la differenza tra la tua birra e te stesso?”, “No”, “Semplice: la tua birra resta qui e tu vieni con me”.

Abbondanza sovietica

Un ungherese, un russo e un cittadino della DDR viaggiano sullo stesso treno e discutono su quale Paese sia il più prospero. L’ungherese tira fuori dalla tasca un salame, lo morde e getta il resto fuori dalla finestra. “Ne abbiamo così tanto che non possiamo mangiarlo tutto!”, spiega. Il russo prende allora una bottiglia di vodka, ne beve un sorso e getta la bottiglia fuori dalla finestra. “Ne abbiamo così tanta che non possiamo berla tutta!”, spiega. Dopo che il treno ha attraversato un tunnel, l’ungherese si accorge che il russo è sparito e chiede al cittadino della DDR che fine abbia fatto. E l’altro risponde: “Ne abbiamo così tanti…”


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Viaggi complicati

Un berlinese viene a sapere che ci sono pneumatici per auto in vendita a Francoforte sull’Oder (che si trova all’ovest, ndr). Si reca presso una biglietteria e dice: “Salve, vorrei andare a Francoforte sull’Oder per comprare pneumatici per auto”. Il bigliettaio gli dà un biglietto per Magdeburgo (che si trova all’est, ndr.). “Non voglio andare a Magdeburgo, ma a Francoforte!” protesta l’uomo. Al che il bigliettaio risponde: “L’ho capito, ma devi metterti in fila!”.

Penuria totale

Un cliente entra in una ferramenta e chiede: “Avete dei chiodi da 50?”. “No, non abbiamo chiodi”, risponde la commessa. “Allora delle viti!”, “Non ho viti”. Il cliente dice: “Cosa avete, allora?” e la commessa: “Siamo sempre aperti”. A quel punto l’uomo protesta: “Ma se non avete niente da vendere, perché restate sempre aperti?”. E la donna: “Perché non possiamo chiudere il negozio. Non abbiamo serrature!”

Chi volesse leggerle l’articolo del Berliner Kurier direttamente in tedesco, per cogliere anche alcuni particolari giochi di parole, può trovarlo qui.