Libri, i Consigli del Mitte: “Il giusto peso – Un memoir americano”, di Kiese Laymon
di Maria Mazzocchia
“Il giusto peso – Un memoir americano, di Kiese Laymon, uscito nel 2018 è il protagonista del terzo appuntamento della nostra serie di incontri sulla letteratura e ci porta fuori dall’Europa, fin negli USA.
“Il giusto peso”, anzi, “Pesante”
In questa occasione andiamo in Mississippi a curiosare tra le pagine dell’opera autobiografica dello scrittore. Il titolo originale, “Heavy – an American memoir“, è a mio avviso ben più evocativo. Rappresenta infatti appieno uno scritto intenso, ironico e commovente nella narrazione di episodi di vita vera, raccontati in prima persona in una specie di confessione/dedica a sua madre, figura genitoriale a cui l’autore deve tutto, nel bene e nel male, donna controversa che gli insegna cosa sia la violenza domestica, ma anche la salvezza attraverso la conoscenza.
Leggi anche:
Cinque libri su Berlino o ispirati dalla capitale tedesca
La violenza, la dipendenza, una madre ingombrante
Proprio rivolgendosi alla donna più importante della sua vita Kiese scava nei suoi ricordi e racconta della sua infanzia difficile, del rapporto di amore e odio con il cibo e col suo corpo complicato, giovane, grasso e nero, come ironizza lui stesso, fino ad arrivare alla confessione di episodi più recenti in cui rivela una debolezza più pericolosa, forse, dei peccati di gola: la dipendenza dal gioco d’azzardo. Una storia attualissima, coraggiosa nel non nascondere niente al lettore. Una confessione vera e propria in cui l’autore si mette a nudo, in tutta la sua pesantezza, fisica ma anche interiore – nel senso positivo di spessore.
Segregazione e odio
Una voce giovane ma fortissima quella di Kiese Laymon, un James Baldwin contemporaneo, da cui si distacca nello stile ma non nelle tematiche, centralissime, della discriminazione perpetua nei confronti dei black people ad opera della “società bianca”.
Una lettura assolutamente necessaria e attuale ai tempi del movimento Black lives matter, uno spaccato verace dai risvolti tragicomici, di denuncia delle disuguaglianze ormai cristallizzate nelle pieghe della società americana, ma che mette in luce, a saper ben leggere tra le righe, anche i rischi di un’operazione uguale e contraria, rappresentata dal modo in cui la madre del protagonista lo educa all’odio indiscriminato verso i bianchi.
Kiese Laymon – “Heavy – an American memoir”
L’Autrice
Maria Mazzocchia è una sociologa e musicista italiana, batterista e cantante del duo Alternative-Rock I-Taki Maki, e autrice del romanzo corale distopico dal titolo “Come tutti gli uomini fanno”, primo classificato del Premio Letterario Metamorfosi 2020 e tra i vincitori del Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea 2020 Laura Capone Editore. Il libro si ispira ai testi e alle musiche delle canzoni racchiuse negli ultimi due concept album de I-Taki Maki, “A Place to Leave” (2018) e “Misfit Children” (2020). Ogni capitolo ha il nome di una canzone e si apre con il testo della stessa. Da gennaio 2021 collabora con il quotidiano Il Mitte, intervenendo con contributi sul tema dei diritti umani e curando una rubrica letteraria.