“In Germania è appena iniziata la terza ondata”: preoccupato il presidente dell’Istituto Robert Koch

Coronavirus: “In Germania è appena iniziata la terza ondata“. Lo dichiara esplicitamente il presidente dell’Istituto Robert Koch per bocca del suo presidente, Lothar Wieler. “Ne abbiamo segni molto chiari e sono molto preoccupato”, ha aggiunto Wieler nel corso di un’intervista con l’Associazione dei giornalisti delle Nazioni Unite a Ginevra.

Nonostante le vaccinazioni, dunque, è ancora assolutamente indispensabile continuare a seguire con estremo rigore le misure protettivevigenti, come il distanziamento sociale e l’uso della mascherina.

Lothar Wieler, presidente dell’Istituto Robert Koch. By Andrea Schnartendorff — http://www.rki.de/SharedDocs/Personen/Mitarbeiter/W/Wieler/Wieler_Lothar_H.html, Domaine public, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53060583

Terza ondata: il bilancio a un anno dalla dichiarazione di pandemia

Un anno fa, proprio l’11 marzo del 2020, veniva ufficialmente effettuata la dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Oggi invece continua la campagna di vaccinazioni e nonostante le difficoltà e l’oggettiva lentezza delle operazioni, il presidente dell’Istituto Robert Koch ha parlato di un traguardo finale “in vista”. Ha infatti dichiarato che, a meno che non ci siano interruzioni legate alla produzione o altri imprevisti, l’80% della popolazione potrebbe essere immune al virus entro l’autunno e che in questo caso si potranno revocare tutte le misure.


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Ovvio però che molto nervosismo si respiri di fronte alla possibilità che ci siano ulteriori impedimenti in questo senso. In tutta Europa si sta infatti sperimentando come la campagna vaccinale non proceda esattamente con la velocità sperata, nonostante le incoraggianti dichiarazioni iniziali.

Il bilancio della pandemia fino ad ora

A un anno dalla dichiarazione di pandemia dell’OMS il Westdeutsche Zeitung riporta lo stato iniziale e attuale di un anno fa e di oggi. Un anno fa, contestualmente alla dichiarazione di pandemia dell’OMS, vennero dichiarati 118.000 contagi e poco meno di 4.300 morti in tutto il mondo. Un anno dopo, le statistiche dell’OMS indicano 120 milioni di contagi e poco più di 2,6 milioni di morti.

(Fonte, Westdeutsche Zeitung)