Germania, vaccinazioni troppo lente: gli imprenditori si offrono di aiutare il governo

Vaccinazioni troppo lente, incertezza sociale, pericolo per larghe fasce della popolazione: gli imprenditori offrono il loro supporto. Importanti gruppi della scena imprenditoriale tedesca hanno infatti offerto al governo federale la loro disponibilità nel fornire supporto nelle vaccinazioni.

Il quotidiano die Welt ha rivelato venerdì che diverse grandi aziende avrebbero proposto di offrire il loro supporto nelle vaccinazioni dei dipendenti, delle loro famiglie e in alcuni casi anche dei non dipendenti.


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Un incontro online tra i rappresentanti delle imprese e dei sindacati e la cancelliera Angela Merkel avrebbe dovuto avere luogo venerdì pomeriggio sul tema dei test rapidi, ma è stato frettolosamente annullato. Il portavoce del governo Steffen Seibert ha addotto come ragione la necessità di ulteriori lavori preparatori all’incontro.

“Vogliamo contribuire pragmaticamente allo scopo di raggiungere l’immunità di gregge in Germania il più rapidamente possibile”, ha dichiarato a Die Welt Christian Sewing, amministratore delegato della Deutsche Bank, per poi aggiungere “Siamo quindi disposti, in linea di principio, a rendere possibile la vaccinazione di persone che lavorano per noi e non solo”.

Importanti gruppi di imprenditori offrono il loro supporto

Importanti gruppi hanno espresso la volontà di fornire il loro contributo alle vaccinazioni in Germania. Allianz, Deutsche Post, Deutsche Telekom, Adidas, Siemens e Axel Springer vogliono infatti contribuire al completamento del programma nazionale di vaccinazione più rapidamente possibile.

Frank Appel e Mathias Döpfner, amministratori delegati rispettivamente di Deutsche Post e Axel Springer, hanno inoltre sottolineato il fatto di aver fatto presenti al governo le loro intenzioni già da tempo.

Il governo prende tempo

Nonostante le pressioni, il governo federale è rimasto però, fino ad ora, piuttosto restio a recepire le proposte di questi grandi gruppi, nonostante un feedback incoraggiante sia arrivato dal ministro tedesco della sanità Jens Spahn, che ha considerato la vaccinazione da parte dei cosiddetti medici aziendali “un passo sensato”.

Le obiezioni

Le critiche all’offerta dei grandi gruppi riguardano soprattutto il fatto che anziani e gruppi a rischio non siano ancora stati vaccinati e che di conseguenza la proposta di vaccinare persone appartenenti a categorie non prioritarie possa essere moralmente e legalmente reprensibile, viste anche le scarse quantità di vaccino disponibili.

(Fonte, Berliner Kurier)