Fa discutere una direttiva della polizia di Berlino, attualmente in lavorazione, che potrebbe vietare alle forze dell’ordine, con alcune eccezioni, di coprirsi il volto nell’esercizio delle proprie funzioni. Questa regola si applicherebbe tanto alle forze antisommossa quanto ai dipartimenti che si occupano di combattere il crimine organizzato, per esempio in occasione di perquisizioni nelle proprietà dei clan.
A essere autorizzati a coprirsi il volto sarebbero soltanto gli agenti del sesto dipartimento della LKA (Landeskriminalamt, la polizia criminale di Berlino), che comprende la SEK (Spezialeinsatzkommando, i corpi speciali) e l’unità mobile, e gli investigatori della FAO (Fahndung, Aufklärung, Observation: letteralmente “Ricerca, ricognizione, osservazione) in occasione di arresti a seguito di pedinamenti di persone sospette.
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Le proteste dei sindacati di polizia
La circolare delle autorità di polizia che ha notificato l’intenzione di mettere in atto il divieto di mascheramento ha generato forti opposizioni tanto nelle file della politica locale quanto fra gli agenti stessi. Il sindacato di polizia si è espresso con veemenza contro questa disposizione: il vice presidente Stephan Kelm ha detto che in questo modo si metterebbe a repentaglio la sicurezza degli agenti, poiché si darebbe ai criminali la possibilità di scoprirne l’identità.
Dai vertici del dipartimento di polizia, infatti, si sottolinea invece come solo in pochissimi casi si siano registrate minacce alla persona e alla proprietà degli agenti e come questo dato dimostri la non necessità per gli agenti di polizia di Berlino di coprirsi il volto. Kelm ribatte invece che proprio la scarsità di episodi in cui la sicurezza degli agenti e delle loro famiglie è stata minacciata sia invece un’argomentazione a favore della non riconoscibilità dei singoli poliziotti e ne dimostri l’efficacia.
Le preoccupazioni espresse sono riferite in particolare agli agenti che operano nel contrasto delle attività di crimine organizzato e degli estremisti politici e religiosi.
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Il capo della polizia rassicura gli agenti
In risposta alle preoccupazioni espresse da Kelm e da altri, il capo della polizia di Berlino Barbara Slowik ha dichiarato in un Tweet di considerare la sicurezza degli agenti come un’assoluta priorità e di essere disposta a riconsiderare anche in futuro la possibilità per le forze dell’ordine di operare a volto coperto, qualora si dimostrasse necessaria la protezione dell’identità.
Berlins Polizeispitze plant ein Vermummungsverbot für ihre Beamten https://t.co/mYkBlEwIsy
— Andreas Kopietz (@KopietzAndreas) February 19, 2021