L’Afghanistan, la guerra e gli ospedali di EMERGENCY: Il Mitte incontra l’inviato speciale Nico Piro

Afghanistan
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Mercoledì 24 febbraio, dalle ore 18.30, in diretta sulla pagina Facebook del Mitte, la direttrice del magazine Lucia Conti incontrerà l’inviato speciale del TG3 Nico Piro per una conversazione sull’Afghanistan.

Questo evento è il terzo appuntamento della serie “EMERGENCY incontra il Mitte – Raccontare la pace” ed è reso possibile dalla collaborazione del nostro magazine con i volontari di EMERGENCY Deutschland.

Continuando a raccontare il lavoro di EMERGENCY e grazie all’esperienza di Piro, durante la live avremo la possibilità di discutere di quel che accade in Afghanistan. E lo faremo dal punto di vista delle vittime civili del conflitto.

Durante la serata Elettra De Salvo, attrice e regista, leggerà brani estratti dal volume “Corrispondenze Afghane” (Nico Piro, Ed. Poets & Sailors – VandA Edizioni, 2019).


Afghani rimpatriati

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L´Afghanistan è un paese in guerra da oltre 41 anni. Quattro decadi di conflitti che hanno causato un milione e mezzo di morti, centinaia di migliaia di feriti e mutilati e oltre quattro milioni di profughi. Mentre la guerra iniziata nell’ottobre 2001 continua a ferire, uccidere e distruggere, sul terreno rimane anche l’eredità dei conflitti precedenti: mine antiuomo e ordigni inesplosi continuano a mutilare bambini e adulti, soprattutto civili.

In Afghanistan la violenza è quotidiana. Interessa tanto le aree rurali, quanto le grandi città. Se ne rimane vittima per strada, a scuola e in università, in ospedale, ad un matrimonio, al mercato… In gran parte del Paese mancano servizi essenziali e il debolissimo sistema sanitario è ora anche alle prese con la pandemia di COVID19.

Afghanistan photo
Photo by Photo by ArmyAmber (Pixabay)

Anche il 2020 è stato un anno segnato da migliaia di vittime, per la maggior parte civili, donne e bambini. Solo negli ultimi tre mesi dell’anno una ulteriore ondata di violenza nel sud del Paese ha causato centinaia di morti e quasi 40.000 sfollati.

Un accordo tra Stati Uniti e talebani a Doha nel 2020 avrebbe dovuto rappresentare una svolta per il Paese, ma ad oggi di questo conflitto non si intravedere una fine. Ciononostante molti Stati europei ritengono che l’Afghanistan sia in gran parte un luogo sicuro, e dal 2016 vi rimpatriano persone che in Europa hanno cercato rifugio. Anche in Germania i rimpatri di afghani, al momento sospesi per via della pandemia, riprenderanno quanto prima, tra le proteste di organizzazioni indipendenti, singoli e collettivi dalla società civile.

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Nico Piro, inviato della redazione esteri del TG3, giornalista e scrittore, conosce molto bene l’Afghanistan. Autore tra gli altri dei volumi “Afghanistan Missione Incompiuta” (2016), “Corrispondenze Afghane” (2019) e del documentario “Un ospedale in guerra” (2020) prodotto a Kabul nell’ospedale di EMERGENCY, Piro è stato a lungo presente nel Paese per raccontarne l’interminabile, devastante conflitto, anche in anni nei quali nessun reporter voleva andarci.

EMERGENCY lavora in Afghanistan dal 1999, dove oggi è presente con un centro di maternità, tre ospedali chirurgici per vittime di guerra e una rete di oltre 40 centri di primo soccorso dislocati sul territorio. Un impegno che in 22 anni di attività ha potuto garantire cure medico-chirurgiche gratuite a 7,5 milioni di persone. In un Paese di poco più di 30 milioni di abitanti, si può dire che una persona su 5 ha ricevuto le cure di questa organizzazione.