In tour nonostante la pandemia: l’originalissima idea della band Miliarden

Miliarden
Photo by Christoph Voy

Un pulmino Volkswagen convertito in una piccola e surreale sala da concerto, una ghirlanda di luci soffuse, rose di carta colorate, poster di concerti, una poltrona nera… e un vetro di plexiglass, che divide la band dal mondo esterno. Nonostante la pandemia stia distruggendo la musica live, il duo rock berlinese Miliarden ha scelto di resistere. E di andare in tour.


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In occasione del lancio del nuovo loro album Schuldig, il cantante Ben Hartmann e il polistrumentista Johannes Aue hanno elaborato un modo completamente nuovo di vivere il live act e di non rinunciare a quell’esperienza che è linfa per ogni musicista che si rispetti: quella dell’interazione con un pubblico in carne e ossa.

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E così la band ha deciso di promuovere l’album alla vecchia maniera. Nonostante il Coronavirus. Nonostante il gelo di questi giorni.

Il pubblico dovrà ovviamente seguire delle regole particolari, come indicato sul canale Instagram della band. Le persone, per un massimo di cinque, si avvicenderanno una alla volta in un ambiente disinfettato e areato. Due microfoni, uno interno e uno esterno al pulmino, renderanno possibile la comunicazione tra gli artisti e il pubblico, “un po’ come avviene durante i colloqui in prigione” precisa Hartmann. E in effetti è proprio la prigione ad aver ispirato l’arredamento del loro “palco alternativo”.

Il duo si è esibito lunedì nel complesso del RAW, a Friedrichshain, Berlino, di fronte alla Badehaus e con il pulmino interamente coperto dalla neve. Per questo l’apertura improvvisa delle porte e la magia dello spettacolo, riflesso dalle luci del piccolo set, ha attirato l’attenzione di chi si trovava a passare.

L’originale duo ha impiegato circa tre settimane per costruire questa alternativa, che ha sbloccato a suo modo la paralisi degli eventi live soppressi dalla pandemia. E anche l’espediente del doppio microfono, che permette agli artisti di interagire con il pubblico, ha ripristinato quell’intimità tra gli artisti e il pubblico che da tempo è sospesa.

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“In questo modo possiamo parlare con chi ci ascolta, nonostante il vetro protettivo. E mantenere il dialogo nonostante il Corona è importante ed emozionante per noi” dichiara il duo al quotidiano tedesco Berliner Zeitung.

I set durano in media 20 minuti e per ogni città sono state sorteggiate cinque persone, per quello che al momento è il più piccolo evento live tedesco. I membri della stampa sono ammessi uno alla volta, tra un set e l’altro, e per una sola visita.

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Il primo ep della band, Kokain und Himbeereis, è del 2014, seguito dal full lenght Betrüger, del 2016, collocatosi rapidamente al numero 25 nella classifica degli album tedeschi. Segue la fondazione della loro etichetta discografica Zuckerplatte e numerose esibizioni dal vivo.
Schuldig è il loro terzo album, uscito venerdì scorso. In questo momento è dura, per un progetto emergente, riuscire ad affermarsi mentre tutto è incerto e drammaticamente fermo, soprattutto per quanto riguarda gli eventi culturali. Ma “Specialmente in una crisi, si ha bisogno di musica” ribadisce Hartmann.

Un tour ufficiale per l’album Schuldig dovrebbe avere luogo nel 2022. Nel frattempo, benvenuti al più piccolo live show che abbiate mai visto!

(Fonte, Berliner Zeitung)