Il freddo a Berlino sta per finire. Dalla prossima settimana temperature sopra i 10°

freddo a Berlino

Questo febbraio ha portato temperature che a Berlino non si vedevano da diversi anni, abbondanti nevicate che hanno imbiancato la città e temperature che hanno raggiunto i 12° sotto lo zero, arrivando a ghiacciare lunghi tratti della Sprea. Nel fine settimana, centinaia di persone si sono riversate nei parchi e sui tanti laghi della città. Fino a lunedì, nonostante gli occasionali avvertimenti delle forze dell’ordine, i Berlinesi hanno continuato a passeggiare, pattinare e perfino ballare sull’acqua, affollando il Landwehrkanal e l’Urbanhafen di Kreuzberg e addirittura giocando a hockey, mentre i più timorosi li fotografavano dai ponti e dalle banchine. Il freddo a Berlino, però, sta per finire.


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A partire da oggi alla neve si sostituirà una pioggia intermittente e le temperature torneranno sopra lo zero, oscillando fra i 2° e i 6°, arrivando, fra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, a toccare i 14° durante il giorno. Inutile dire che, alla luce di queste previsioni, è fortemente sconsigliato avventurarsi sul ghiaccio a partire da oggi.

A preoccupare, negli ultimi giorni di freddo a Berlino, non sono state solo le rapide escursioni sulle acque gelate della città, ma anche gli assembramenti nei parchi. La popolazione locale – soprattutto quella più giovane – si è infatti dedicata con entusiasmo a un altro degli sport invernali preferiti in Germania: lo slittino. Soprattutto nei parchi che offrono pendenze abbastanza lunghe e ripide, come Mauerpark e Tempelhofer Feld, infatti, migliaia di persone si sono ritrovate per scivolare allegramente tanto sui tradizionali slittini di legno quanto su equivalenti improvvisati con buste di plastica. Senz’altro meno pericoloso rispetto al pattinaggio sul fiume, anche questo hobby è stato però occasione di assembramenti, in assenza pressoché totale di mascherine e distanziamento sociale.

Le autorità locali e nazionali ribadiscono, in modo più o meno indiretto, l’importanza di non abbassare adesso il livello dell’attenzione, onde evitare di compromettere i risultati fin qui ottenuti nella lotta alla pandemia.