Il dramma dei senzatetto durante la pandemia: Francoforte cerca delle soluzioni alternative

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Photo by useche70 (Pixabay)

La tragica situazione dei senzatetto durante la pandemia e ciò che rinnova la nostra fede nell’umanità 

di Francesco Cantoro e Alexandra Olsdal

Da marzo 2020 la pandemia di Covid-19 sta avendo un forte impatto sulla vita di tutta la popolazione, ma l’impatto sui dei senzatetto è particolarmente drammatico.

Con i ristoranti chiusi, i pochi turisti e i passanti che si tengono a distanza, queste persone si trovano di fronte a un’offerta di aiuti ancora più limitata dal solito. La situazione é peggiorata dal fatto che, per la paura del contagio da un lato dei soccorritori e dall’altro dei senzatetto più anziani, anche molte banche alimentari e altri servizi di aiuto hanno chiuso le loro porte.

Nel corso di un inverno particolarmente freddo come quello che sta lentamente volgendo al termine, il bisogno di assicurare il rispetto della distanza e delle norme sanitarie in vigore hanno reso ancora più difficile trovare posti per far pernottare questi cittadini garantendo sicurezza e igiene.


senza fissa dimora

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I senzatetto durante la pandemia: le soluzioni di Francoforte

La città di Francoforte ha cercato delle soluzioni alternative per rendere disponibili ulteriori alloggi d’emergenza: nelle stazioni della metropolitana, nelle stanze di vecchie chiese, nei negozi vuoti e anche negli alberghi. Nonostante ciò, queste soluzioni creative non sono sempre facili da realizzare, e richiedono la cooperazione di privati che spesso temono per lo stato di conservazione della loro proprietà.

Tuttavia, continuano ancora ad esserci iniziative molto attive in supporto ai senzatetto. La stazione diaconale “Weser 5“, è fortemente coinvolta nell’organizzazione di posti letto e gestisce anche il “Kältebus” (letteralmente “l’autobus del freddo”), che ogni notte porta visita ai senzatetto che dormono all’aperto e distribuisce tè caldo e sacchi a pelo (c’è anche un numero di telefono, che permette a qualsiasi persona di chiedere aiuto se incontra un senzatetto in pericolo a causa del freddo). Inoltre, l’associazione “Street Angels” continua ad offrire sostegno sia ai senzatetto che ai tossicodipendenti nel Bahnhofsviertel (il quartiere della stazione centrale).


foodtruck for homeless berlin goulash

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Ancora più interessante, è il verificarsi di un aumento delle iniziative private di solidarietà. Per sostenere i bisognosi del Bahnhofsviertel durante la pandemia, due amiche, Justina Honsel e Mascha Schubbach, hanno lanciato il progetto “100 Nachbarn (cento vicini), attraverso il quale raccolgono donazioni che utilizzano per distribuire cibo e bevande in quella parte della città.
Inoltre, sono apparsi i cosiddetti “Gabenzäune” (recinti di condivisione) sparsi per i vari quartieri della città, dove chiunque può appendere buste con donazioni, come cibo o prodotti per l’igiene.

Purtroppo le risorse sono limitate, e con il prolungarsi del lockdown, il rischio per questi cittadini aumenta esponenzialmente. Resta da vedere se queste misure e iniziative saranno sufficienti per evitare che la situazione diventi ancora più tragica.