Germania, verso il Bürger-Identifikationsnummer? Cosa potrebbe cambiare per i cittadini

Il Bundestag ha decretato l’introduzione di un codice di identificazione del cittadino (Bürger-Identifikationsnummer), che renderebbe lo Steuernummer in tutto simile al nostro codice fiscale (ovvero legato solo alla condizione di cittadini e non alla posizione contributiva o professionale).

Qualora la nuova norma venisse confermata al Bundesrat, le autorità potrebbero utilizzare lo Steuernummer per una varietà di processi amministrativi, che al momento richiedono la presentazione dei dati da parte dei diretti interessati, con invii separati per ogni ufficio o istituzione. Da questo punto di vista, il carattere farraginoso e bizantino della burocrazia tedesca è quasi leggendario.


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La principale differenza rispetto alla situazione attuale consisterebbe nell’utilizzo del cosiddetto Bürger-Identifikationsnummer, che permetterebbe alle diverse istituzioni tedesche di fare una cosa che, al momento, non sono in grado di fare praticamente mai: parlarsi. Nello specifico, utilizzando il codice di identificazione del cittadino, ogni autorità tedesca potrà accedere ai dati personali del medesimo cittadino già in possesso di un’altra autorità.

Per esempio, il registro dei residenti di una città o di un quartiere potrebbe essere incrociato con quello di coloro che possiedono armi da fuoco o delle patenti di guida. Anche i fondi pensionistici e le assicurazioni sanitarie dovrebbero avere accesso a tale codice. L’accesso da parte di un’istituzione ai dati in possesso di un’altra, tuttavia, sarebbe sempre subordinato al consenso del cittadino interessato – il che dovrebbe rassicurare chi ha a cuore il tema della privacy. Ogni cittadino potrà inoltre verificare quali istituzioni abbiano avuto accesso a quali dati, consultando un apposito database.

L’approvazione da parte del Bundesrat, tuttavia, è tutt’altro che certa. Se da un lato la coalizione di governo punta a semplificare i processi amministrativi e velocizzare le pratiche, come nell’intenzione dei legislatori, dall’altro l’opposizione ha sollevato alcune obiezioni di costituzionalità e ha votato all’unanimità contro questa legge.