AstraZeneca, per che fascia di età è consigliabile? Italia e Germania la vedono diversamente

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L’Italia e la Germania divergono nella valutazione del vaccino AstraZeneca, approvato dall’EMA venerdì e quindi ufficialmente disponibile in Europa. Questo vaccino avrebbe il vantaggio, rispetto a Pfizer-BioNTech e Moderna, di essere molto più economico e conservabile a 2-8 °C, senza bisogno quindi di congelatori particolarmente potenti.

In che senso Italia e Germania divergono su AstraZeneca?

L’approccio diverso dei due Paesi in relazione ad AstraZeneca riguarda in particolare la fascia di età per cui questo vaccino sarebbe consigliabile.

L’Agenzia Italiana del Farmaco infatti raccomanda AstraZeneca solo per gli adulti fino a 55 anni. Per le persone di età superiore sarebbero invece consigliabili i vaccini Biontech-Pfizer e Moderna. La ragione sarebbe il fatto che gli studi clinici sono stati condotti in prevalenza proprio su persone di età non superiore ai 55 anni e di conseguenza non ci sarebbero dati sufficienti per poter valutare l’efficacia di AstraZeneca sul gruppo dei più anziani.


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La Germania invece, che si è espressa attraverso la Commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko), consiglia il vaccino AstraZeneca alle persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni. Quasi dieci anni in più rispetto al parametro italiano.

L’Ema sembrerebbe invece più vicina agli scrupoli italiani che all’interpretazione tedesca dei dati. L’Agenzia europea del farmaco, infatti, pur non avendo parlato di fasce di età nel dettaglio, ha rimarcato il fatto che i dati sull’efficacia di AstraZeneca su persone di oltre 55 anni non siano sufficienti.

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Intanto in Germania il vaccino Moderna scarseggia

Intanto Biontech e AstraZeneca hanno consegnato agli Stati federali, fino al 22 febbraio, 1.747.000 dosi di vaccino in più rispetto a quanto previsto, come confermato dal ministro della salute Jens Spahn.

Il ministro ha sottolineato questo risultato anche per rispondere a chi ha lamentato problemi nelle forniture del vaccino Moderna. L’azienda statunitense ha infatti consegnato in Germania circa 43.200 dosi in meno del previsto.

(Fonte, Der Spiegel)