“Dante maestro di poesia e di vita”: evento online del Consolato italiano a Francoforte

Dante
Sandro Botticelli, Public domain, via Wikimedia Commons

Le iniziative del Consolato d’Italia a Francoforte non si fermano, nonostante la pandemia. Lunedì 8 febbraio, alle ore 18.30, si terrà infatti sulla piattaforma digitale Zoom un’appassionante lezione-intervista su “Dante, maestro di poesia e di vita“.


© Lorenzo Mattotti
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L’evento fa parte del ciclo “L’Italia di Dante – Dante e l’Italia“, che il Consolato di Francoforte ha ideato per valorizzare la figura  di uno dei padri indiscussi della nostra cultura ed è organizzata in collaborazione con l’Italienzentrum dell’Università J.W. Goethe, Enit e la DIV di Francoforte.

La lezione sarà tenuta dal Dr. Luca Degl’Innocenti, dell’Università degli Studi di Firenze, che parlerà della grandezza del Dante uomo e poeta nella Firenze del Rinascimento, ma anche di come questa grandezza si sia affermata nei secoli.

1304-1374 italienischer Dichter.CDV-Foto 5,6 x 8,3 cm, nach einem Stahlstich, herausgegeben von Gustav Schauer Photographische Kunstanstalt, Grosse Friedrichs Str. 188 Berlin.

L’importanza di Dante Alighieri: è sempre stata indiscussa?

Nessuno dubita, oggi, che Dante sia il padre dell’identità culturale italiana. Ma contrariamente a quanto si pensi non è sempre stato così.

Al contrario, nel Trecento Dante fu tanto ammirato da Boccaccio quanto invece guardato con scetticismo da Petrarca. Su questa scia si collocarono quindi, radicalizzando la loro distanza da Dante, anche gli umanisti del primo quattrocento e i classicisti cinquecenteschi. Bembo, in particolare, addirittura lo escluse dalla rosa dei modelli da imitare.

Lorenzo de’ Medici, detto Il Magnifico. Bronzino and workshop, Public domain, via Wikimedia Commons

Dante guida del suo tempo

La conferenza consentirà invece a chi avrà il piacere di seguirla di riscoprire la Firenze quattro-cinquecentesca, in cui Dante ispirò e guidò sia la sua città che la sua epoca.

Gli esperimenti poetici di Lorenzo il Magnifico, la produzione di Poliziano, le mirabolanti invenzioni linguistiche e parodistiche di Pulci e le evoluzioni dell’eclettico laboratorio letterario di Machiavelli: dietro a tutto questo si staglia Dante, riferimento indiscusso non solo dell’élite, ma anche della cultura popolare. Maestro di lingua e di poesia, ma anche maestro di vita per i concittadini, che da lui cercarono di capire il mondo.

Marsilio Ficino (primo a sinistra), Cristoforo Landino (al centro) accanto a Angelo Poliziano, dettaglio della scena dell’Annuncio dell’angelo a Zaccaria, Domenico Ghirlandaio, Cappella Tornabuoni, Santa Maria Novella, Firenze

Il relatore

La lezione-intervista sarà tenuta da Luca Degl’Innocenti, ricercatore di Letteratura Italiana all’Università di Firenze.
In precedenza Degl’Innocenti ha lavorato anche presso le Università di Leeds e di Birmingham, su progetti dedicati alle interazioni fra testi e immagini e sul rapporto tra le culture orali e scritte nell’Italia del Rinascimento.

I suoi interessi di ricerca includono la letteratura cavalleresca, la narrativa in versi e in prosa, la storia del libro e dell’illustrazione libraria, la performance orale dei testi letterari, la cultura popolare e le arti visive dal Tre al Cinquecento. Ha curato numerosi volumi collettivi e pubblicato due monografie, sui Reali dell’Altissimo (2008) e sulla poesia orale del Rinascimento (2016).