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“HATE NEWS vs. FREE SPEECH”: Il Mitte media partner della nuova conferenza del Disruption Network Lab

Hate News vs. Free Speech” è il titolo della prossima conferenza organizzata dal Disruption Network Lab, che avrà luogo il 12 e il 13 dicembre.

Come già accaduto con la conferenza “Borders of fear (Migration, Security & Control)“, anche in questo caso siamo felicissimi di essere media partner dell’evento insieme ad altri esponenti del mondo dei media e delle istituzioni tedesche.

Rafael Goldzweigs

L’iniziativa fa parte di un programma di scambio tra il Disruption Network Lab e l’organizzazione georgiana no profit Regional Democratic Hub – Caucasus e offrirà una panoramica sul problema del pluralismo nell’ambito dei media georgiani.

In Georgia i media sono radicalmente polarizzati e dividono radicalmente la società in fazioni. I social media sono inoltre spesso usati per disseminare false informazioni al fine di manipolare e influenzare le scelte collettive. Per questa ragione gli ospiti georgiani che parteciperanno alla conferenza sono gli interlocutori ideali per discutere dell’impatto negativo che questo meccanismo esercita sulla coscienza politica.

Alistair Alexander

Un problema georgiano, ma anche internazionale, vista la natura a-territoriale delle piattaforme social e le ripercussioni che la perversione del mezzo esercita sull’opinione pubblica globale.

Focus della due giorni è la necessità di contrastare la disinformazione e l’incitamento all’odio alimentati dalle fake news, al fine di perseguire l’obiettivo della libertà di parola, ma soprattutto della “verità di parola”.

Ne discuteranno insieme giornalisti, attivisti ed esperti dei media e della comunicazione, sia tedeschi che georgiani, e tutti insieme cercheranno di capire in che modo alimentare il pluralismo nell’informazione.

Maya Talakhadze

La conferenza sarà divisa in cinque momenti, un intro per dare il quadro della situazione, tre conferenze/dibattito e un workshop finale.

Le tre conferenze saranno, in ordine cronologico, sulla polarizzazione e sull’etica dei media in Georgia, sulla disinformazione sui social media durante le elezioni e sull’hate speech e i diritti umani.

Josephine Ballon

In chiusura, dopo due giorni di conferenza, si terrà un workshop sulle teorie della cospirazione chiamato “Anatomy of a conspiracy theory“, in cui partecipanti da Tbilisi e Berlino esamineranno una serie di teorie della cospirazione, dalle più note alle meno note, e cercheranno di capire perché abbiano “funzionato”, perché si siano diffuse così facilmente e che strategie potrebbero diminuire il loro potere.

Il workshop è tenuto da Alistair Alexander, ricercatore, trainer e consulente esperto in tecnologia, società ed ecologia.

 

Gli speakers

Alla conferenza interverranno Tamar Kintsurashvili, autrice di numerose ricerche e pubblicazioni sull’hate speech e la disinformazione sui media, Nini Gvilia, cha ricevuto un certificato sul media monitoring dalla Piattaforma Europea per le elezioni democratiche per il suo contributo a ‘disinfoobserver.ge’, che si occupa della propaganda sospetta su facebook, Nata Dzvelishvili, ex direttorice esecutiva del Georgian Charter of Journalistic Ethics, strumento di autoregolazione dei media georgiani, e Maya Talakhadze, co-fondatrice del Regional Democratic Hub – Caucasus.

Mikheil Benidze

Interverranno inoltre Mikheil Benidze, che ha già guidato diverse missioni di osservazione durante le elezioni georgiane per la International Society for Fair Elections and Democracy (ISFED), Rafael Goldzweigs, che si è occupato dell’impatto della disinformazione programmatica su Paesi come Tunisia, Sri Lanka, Libya, Myanmar, Ucraina e diverse nazioni dell’Unione Europea, Varoon Bashyakarla, analista dei dati per il Tactical Technology Collective, un’ONG con base e a Berlino che lavora al confine tra attivismo e tecnologia, Eka Rostomashvili, che guida diverse campagne di Transparency International, e Giorgi Tabagari, cofondatore e direttore di Tbilisi Pride.

Nata Dzvelishvili

Ci saranno infine Nino Danelia, capo del dipartimento di giornalismo e media research presso la Ilia State University, Josephine Ballon, responsabile legale presso Hate Aid e Azadê Peşmen, giornalista freelance per Deutschlandfunk Kultur, Zeit Online e Missy Magazine.

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