Berlino, in partenza la campagna vaccinale: come si sta organizzando la Germania

campagna vaccinale
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Anche in Germania, come in tutta Europa, sta per partire la campagna vaccinale. Nell’imminenza dell’approvazione del vaccino Biontech-Pfizer da parte dell’Agenzia europea del farmaco e dell’Unione Europea, che potrebbe arrivare prima di Natale, la Germania si prepara a iniziare le vaccinazioni il 27 dicembre.

L’annuncio ufficiale segue a un incontro tra il ministro della salute Spahn e i ministri della salute degli altri 16 stati federali ed è stato più volte confermato.

Photo by boellstiftung

Cosa coprirà il governo federale e cosa faranno i singoli stati

Il governo federale coprirà i costi delle vaccinazioni e organizzerà lo stoccaggio e il trasporto del vaccino, con uno stanziamento di 2.7 miliardi di euro. I centri per lo stoccaggio del farmaco dovrebbero essere 60, secondo quanto riferito dalla Bild.
Ciascuno degli stati federali sarà invece responsabile per la distribuzione nei singoli centri di vaccinazione.

Ma quali sono questi centri, esattamente? Come sappiamo le strutture che ospiteranno la campagna vaccinale tedesca sono state ricavate da arene concerti, depositi di stoccaggio dei supermarket, hotel e precedenti centri per i rifugiati, sono circa 440 in tutto il Paese.

A Berlino, martedì il Senato ha annunciato i sei luoghi in cui verranno eseguite le vaccinazioni. Queste strutture dovevano essere pronte il 15 dicembre, ma la data è slittata al 21.

Secondo l’annuncio, i centri di vaccinazione saranno allestiti nel Padiglione 11 della Fiera di Berlino, negli aeroporti in disuso di Tegel e Tempelhof, nel Velodrom di Prenzlauer Berg, nello Stadio del ghiaccio di Wedding e nella Treptow Arena. Ogni centro ospiterà quindici postazioni.

Velodrom. Photo by oliberlin

Oltre alle sei location e come annunciato dalla senatrice alla sanità di Berlino, Dilek Kalayci, saranno disponibili anche delle unità mobili impegnate a somministrare il vaccino nelle case di riposo, alle persone costrette a letto per motivi di salute, ma anche ai senzatetto e ai migranti nei centri di accoglienza.

Intanto tre congelatori ultra-bassi per la conservazione dei vaccini, ciascuno con una capacità di 828 litri, sono già stati ordinati e “saranno consegnati a breve”, come sottolineato dalla senatrice.

Tempelhof. Photo by K.H.Reichert [ … ]

Aspettative e realtà

Parlare di campagna vaccinale significa necessariamente parlare di risorse, di numeri, di aspettative e di realtà. Berlino (3,7 milioni di abitanti), si aspettava per il primo trimestre del 2021 circa 720.000 dosi di vaccino, sufficienti per 360.000 berlinesi, perché il vaccino Biontech-Pfizer va somministrato due volte, a 2/3 settimane di distanza tra la prima e la seconda vaccinazione. Ciò significa che alla fine di marzo, nemmeno un decimo delle persone che vivono nella capitale sarebbe stato vaccinato.

Ma la situazione si è ulteriormente complicata. Lo abbiamo appreso nel corso dell’intervista rilasciata dalla senatrice Kalayci al programma serale “Abendschau”, andato in onda sull’Rbb. Nel corso del programma Kalayci ha dichiarato che, in base alle informazioni a disposizione, Berlino inizierà la campagna con sole 18.000 dosi di vaccino e quindi sarà possibile vaccinare 9000 persone al massimo. Insomma, le dosi non saranno sufficienti nemmeno per i residenti delle case di cura.

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Chi verrà vaccinato per primo?

Il ministro federale della sanità Jens Spahn (CDU) ha firmato il regolamento che lega la campagna vaccinale a un ordine fisso di “categorie prioritarie”, sulla base delle indicazioni fornite da un’apposita commissione del Robert Koch Institut. Proprio perché il vaccino sarà disponibile inizialmente solo in quantità limitate, di massima importanza è risultato stabilire come utilizzare le prime dosi e a chi somministrarle.

Berlino si prepara quindi ad offrire vaccinazioni cominciando innanzitutto con persone di età superiore agli 80 anni (circa 390.000 berlinesi), e con i dipendenti degli ospedali e delle case di cura (253.000 e 22.000). I primi verranno contattati in base all’anagrafe e invitati a vaccinarsi. Dovranno quindi confermare via mail o telefono, portare i moduli di consenso e andare a farsi vaccinare, a meno che non si trovino all’interno di case di cura, e in questo caso verranno raggiunti dalle unità mobili e vaccinati sul posto.

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La necessità di vaccinare soprattutto gli anziani nasce proprio dal tragico bilancio che vede il superamento di quota 900 nell’ultimo bollettino e una mortalità altissima proprio tra le persone che hanno superato una certa età. Il virus si sta diffondendo più uniformemente nella popolazione e l’età media dei contagiati sta salendo. Lo ha spiegato anche Lothar Wieler, il presidente dell’Istituto Robert Koch. Il discorso degli anziani vale per tutta la Germania. Secondo la Bild nel Land Berlino, ad esempio, dal 1° ottobre a metà dicembre, le vittime nei centri per anziani sarebbero state il 63% del totale. Ad Amburgo il 65%. Nello Schleswig-Holstein la quota segnalata è addirittura del 90%.

Dopo gli anziani e i dipendenti ospedalieri e delle case di riposo, sarà il turno degli anziani tra i 75 e gli 80 anni, i residenti di strutture destinate alle persone con demenza senile o disabilità mentali e relativo personale e quindi persone tra i 70 e i 75 anni, con gravi patologie preesistenti o contatti con donne in gravidanza.

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Chi effettuerà la procedura e come?

Le vaccinazioni dureranno due minuti ciascuna e saranno eseguite da medici professionisti. In questo senso la Kassenärztliche Vereinigung Berlin, l’Associazione medici delle casse malattia, sta attualmente adeguando i piani precedenti alla nuova situazione e ha dichiarato di avere acquisito la disponibilità di medici a contratto già dalla metà di novembre. Dichiara tuttavia anche di aver “esteso la chiamata” anche medici medici privati e ospedalieri, medici in pensione e medici militari.

I medici si occuperanno di tutte le fasi della vaccinazione, dalla fase informativa a quella di documentazione, e verranno retribuiti con 120 euro l’ora (gli assistenti 60).  L’investimento sarà coperto dalle casse malattia.

Sul sito della KV Berlin è già presente un sistema online in cui è possibile pianificare i turni.

Quali sono i tempi previsti?

La prima fase della campagna vaccinale dovrebbe essere completata al più tardi entro l’estate, almeno questo è quanto dichiarato ufficialmente. Il centro di vaccinazione nel Padiglione 11 della Fiera di Berlino sarà inizialmente disponibile fino ad aprile. La seconda fase dovrebbe iniziare in primavera o in estate, con lo scopo finale di arrivare a effettuare le vaccinazioni presso farmacie e medici di base.

Per l’immunità del gregge, tuttavia, c’è bisogno che si vaccini almeno il 70% della popolazione. La senatrice Kalayci spera in un’ampia partecipazione volontaria e il ministro Spahn ha dichiarato che, ove fossero vaccinate più persone possibili, la Germania potrebbe vedere la luce fuori dal tunnel per l’autunno del 2021.

Il piano iniziale prevedeva l’esecuzione a Berlino di circa 3.400 vaccinazioni per centro di vaccinazione, per un totale di 20.000 al giorno. Una ridotta disponibilità delle dosi di vaccino, tuttavia, potrebbe far slittare i tempi, a meno che non si incrementino le dosi e in questo senso sta lavorando la Biontech-Pfizer, mentre continuano le trattative con altre case farmaceutiche e gli sforzi di queste ultime, nella ricerca di nuovi vaccini.