È stata annullata ieri la manifestazione contro le restrizioni a Berlino annunciata per mercoledì, e che avrebbe aggregato nel distretto di Mitte circa 20.000 partecipanti, pronti a mettersi in marcia sotto lo slogan “Fuochi d’artificio delle emozioni. Dall’anno della ribellione all’anno della libertà“.
A manifestare sarebbero stati gli esponenti del Querdenken 711, movimento del cosiddetto “pensiero laterale” che da mesi contesta le misure restrittive messe in atto al fine di contenere la diffusione del Coronavirus.
Dopo aver autorizzato tre marce simili, due ad agosto e una a novembre, tutte sciolte per la mancata osservazione delle misure di sicurezza, il Senato di Berlino, in accordo con la polizia cittadina, ha deciso questa volta di annullare la manifestazione prevista per il 30 dicembre.
Nach sorgfältiger Prüfung unserer Versammlungsbehörde führt die Durchführung der Versammlung #b3012 in der aktuellen Pandemiesituation #covid19 zu einer unmittelbaren Gefährdung der öffentlichen Sicherheit & Ordnung.
Die Versammlung wurde verboten.https://t.co/ChQ3DLddx0
^tsm— Polizei Berlin (@polizeiberlin) December 28, 2020
Il Senatore degli Interni di Berlino, Andreas Geisel, lo ha detto chiaramente: “Precedenti assembramenti hanno mostrato un contegno inaccettabile da parte dei partecipanti, che hanno deliberatamente ignorato le norme igieniche e di sicurezza necessarie per partecipare a un corteo”. Geisel ha inoltre sottolineato il fatto che la Germania sia ancora nel bel mezzo della pandemia, aggiungendo: “Per questa ragione abbiamo dovuto scegliere tra il diritto fondamentale alla libertà di riunione e quello all’integrità della vita: abbiamo scelto la vita“.
Ma il Senatore ha pronunciato anche parole più pesanti, ha infatti detto: “Non sono disposto ad accettare che Berlino venga usata di nuovo come palcoscenico dai negazionisti del Corona e dagli estremisti di destra“.
Annullata la manifestazione, si continua a dibattere.