Berlino, scandiscono “Allahu Akbar“ e protestano contro Macron. 150 persone manifestano a Neukölln

Allahu Akbar
Photo by illustir Allahu Akbar

Ieri sera circa 150 persone, prevalentemente uomini, hanno partecipato a una manifestazione ad Hermannplatz, nel quartiere di Neukölln, Berlino. La manifestazione si è tenuta per ragioni legate agli attuali scontri tra Francia e Turchia.

Martedì scorso, infatti, una caricatura di Erdogan è stata pubblicata sulla rivista satirica francese “Charlie Hebdo”, che Fahrettin Altun, responsabile della comunicazione del presidente turco, ha accusato di “razzismo culturale”, definendo le vignette “ripugnanti”. Altun ha inoltre dichiarato: “L’agenda anti-musulmana del presidente francese Emmanuel Macron sta dando i suoi frutti”.

Anche i manifestanti di Hermannplatz hanno protestato accusando il presidente francese Macron di islamofobia e puntato il dito contro le caricature di Erdogan pubblicate da Charlie Hebdo. Durante la protesta hanno intonato ripetutamente “Allahu akbar” ed esibito cartelli che facevano riferimento al profeta islamico Maometto.

La polizia ha dichiarato che l’evento è stato pacifico, ma anche che l’atmosfera si presentava, vissuta da vicino, come “estremamente calda”.

L’Associazione degli insegnanti di storia (il Verband der Geschichtslehrer) ha peraltro recentemente dichiarato che argomenti simili non vengono più trattati dagli insegnanti di alcuni quartieri di Berlino.

Secondo le informazioni contenute nel Tagesspiegel, gli investigatori hanno identificato tra i partecipanti diversi membri della scena islamista.

Lo scontro tra Francia e Turchia è stato ulteriormente inasprito dai tragici fatti di Nizza di ieri.

Nella basilica di Notre-Dame della città francese, infatti, tre persone sono state massacrate  da un 21enne che ha fatto irruzione al grido di “Allahu Akbar” e ha quindi aggredito le vittime con un coltello. Macron ha pubblicamente dichiarato che la Francia non rinuncerà ai suoi valori e in particolare “alla libertà di credere e di non credere”. Erdogan continua ad accusarlo di usare una retorica anti-musulmana per coprire i suoi fallimenti.

L’attacco islamista di Nizza è il secondo avvenuto in Francia nel giro di due settimane. Il 16 ottobre, infatti, un estremista islamico ceceno di appena 18 anni ha decapitato il professore Samuel Paty in un sobborgo parigino. Movente del delitto: il fatto che l’insegnante avesse discusso in classe delle caricature di Maometto, pubblicate proprio su Charlie Hebdo.