Come trascorro la quarantena, #WirBleibenZuhause: Enrico Decolle, musicista e produttore
Come trascorro la quarantena, #WirBleibenZuhause: Enrico Decolle, musicista e produttore
a cura di Gabriella Di Cagno
Abbiamo intervistato alcuni italiani a Berlino, creativi e professionisti, chiedendo loro di rispondere brevemente a poche domande standard. Le risposte ci restituiscono la “fotografia” di una comunità che sta mostrando il volto migliore della socialità digitale e sfruttando al meglio le proprie risorse intellettuali. Speriamo che i lettori trovino nuovi spunti e che vogliano partecipare a questo dialogo con commenti sulla propria esperienza personale in tempi di pandemia CoronaVirus.
Enrico Decolle
Nato a Gorizia nel 1972
a Berlino dal 2008
Attività: musicista/produttore/Project Manager
Come trascorri il tuo tempo quotidiano in quarantena?
Ho la fortuna di poter, almeno in parte, continuare il lavoro a distanza. Parte della giornata la dedico quindi al lavoro di ufficio ed al lavoro di musicista/produttore. Poi ho tempo finalmente da dedicare alla lettura ed approfondimento, nonché all’ascolto di musica, che magari da qualche tempo avevo trascurato, nonché alla composizione. Naturalmente dedico molto tempo anche a mio figlio, che aiuto in questa fase di apprendimento a distanza, essendo chiuse le scuole.
Quali nuove abitudini ha portato con sé questa quarantena?
Ho potuto inserire nuovi appuntamenti “sociali”: grazie a Skype, ad esempio, ho la possibilità di pranzare e cenare “in compagnia” della mia famiglia in Italia. Poi ho inserito delle routine più “sportive”, per quanto limitate dallo spazio domestico. E cucino molto di più, da buon italiano.
A quale delle tue abitudini non hai rinunciato?
Diciamo alla passeggiata meditativa attorno al mio isolato con birretta in mano.
Quali riflessioni, e/o suggestioni per la tua attività, ti ha ispirato questa situazione?
Devo ammettere che questa situazione ha più che altro stimolato il bisogno di cercare dentro di me il motivo per andare avanti in ogni situazione, la riflessione sicuramente ne ha beneficiato, la riflessione sul senso dell’essere umano e del suo pesante impatto su questo pianeta. Come pure l’idea di rallentare, di prendersi cura delle piccole cose che quotidianamente possiamo fare per noi stessi. Ho avuto la possibilità di ripensare ai veri affetti, che magari davamo per scontati, agli amici magari lontani, alle vacanze, a cui a volte rinunciamo o che posticipiamo continuamente per motivi lavorativi.
Direi che questi temi, l’affetto, l’amore ed il tempo, sono temi che mi stanno portando a comporre nuova musica e scrivere nuove storie, anche in collaborazione con altri musicisti, per il momento a distanza.