Si avvicina la Pasqua e la quarantena di 14 giorni di cui aveva parlato Angela Merkel è finita, ma non è affatto finita la crisi del Coronavirus, come provato dalla curva dei contagi, che in Germania continua ad aumentare.
Lunedì il numero dei positivi ha infatti superato le 100.000 unità e la cancelliera ha dichiarato “Continuiamo a vivere nella pandemia”.
È per questo che il primo martedì dopo Pasqua Angela Merkel discuterà con i primi ministri dei 16 stati federali tedeschi se e quando saranno aumentate le misure di sicurezza. La cancelliera non vuole allentarle per poi doverle ripristinare, e questo concetto è rilanciato anche da Tobias Hans, primo ministro del Saarland.
“Al momento non c’è motivo di dare il via libera” ha dichiarato infatti il politico della CDU al Morgenpost. Il numero di contagi è ancora molto elevato e non è realistico pensare che possa subire una rapida inversione. Di conseguenza le autorità convergono sul fatto che non si debbano correre rischi di nessun tipo, al fine di rallentare la pandemia.
Nel frattempo la Germania vuole diventare autosufficiente nella produzione delle maschere protettive, come chiarito dal “gabinetto di crisi”.
Anche Angela Merkel ha parlato di tutelare e incentivare quello che in questo momento si configura come un “pilastro della produzione”, mentre diverse aziende si sono offerte di intervenire in questa direzione. A tal proposito, il ministro della sanità Jens Spahn si propone di offrire loro un contratto quadro entro la fine del 2020. Il governo federale ha infine dichiarato che si impegnerà anche per rendere disponibili le materie prime per la produzione.
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