Il Parlamento di Berlino ha finalmente deciso a favore del cosiddetto blocco degli affitti a Berlino. La coalizione rosso-rosso-verde ha dato la sua approvazione con 85 voti a favore, mentre i partiti di opposizione, vale a dire CDU, FDP e AfD, hanno invece espresso una posizione contraria, con 64 voti contro.
Eliminato dunque l’ultimo ostacolo, la legge dovrebbe entrare in vigore a metà febbraio.
La “Gesetzes zur Mietenbegrenzung im Wohnungswesen in Berlin” (MietenWoG Bln) congelerà gli affitti per quasi cinque anni, tarando il parametro di riferimento al 18 giugno 2019. Saranno quindi inefficaci tutti gli aumenti disposti successivamente. Il provvedimento non include i nuovi edifici, costruiti dopo il 2014, nonché gli alloggi sociali a equo canone.
“Con il blocco degli affitti la coalizione rosso-rosso-verde sta dando un chiaro segnale di stop” ha dichiarato Harald Wolf, esponente di die Linke, aggiungendo anche che si tratti di un provvedimento assolutamente urgente, visto che numerose famiglie di Berlino devono già spendere più del 50% del loro reddito per l’affitto. “Gli appartamenti non devono essere strumenti per la massimizzazione del profitto“, ha concluso Wolf.
A Wolf ha fatto eco Iris Spranger, la portavoce dell’SPD per le politiche abitative. “Oggi è un giorno significativo per Berlino: il blocco degli affitti ci sarà” ha chiosato Spranger “dopo un lungo periodo di prezzi al galoppo sfrenato, questo provvedimento introdurrà un freno, com’era necessario, e saranno tre milioni di inquilini a beneficiarne”.
Critiche sono giunte invece dall’opposizione e, ovviamente, dalle associazioni di categoria, tutte fondate sul dichiarato timore che il provvedimento possa scoraggiare gli investitori, aggravando il problema della carenza di alloggi.
CDU ed FDP, inoltre, sollevano persino dubbi sulla costituzionalità della legge. Burkard Dregger, presidente del gruppo parlamentare della CDU, ha invece definito profondamente destabilizzante il fatto che si possa aprire ora una fase di cause tra locatari e locatori, a detrimento della situazione abitativa di Berlino.
Sebastian Czaja, presidente del gruppo parlamentare della FDP, sostiene che tutto questo porterà a una carenza di alloggi e a una fioritura del mercato nero.
AfD, infine, ritiene che questo provvedimento rispolveri vecchie abitudini socialiste. “Vogliono tornare alla DDR”, ha detto più precisamente il deputato AfD Harald Laatsch.