Berlino: vandalizzata con svastiche la tomba di Mendelssohn

Felix Mendelssohn Bartholdy
Felix Mendelssohn Bartholdy

Lo scorso fine settimana, la tomba di famiglia del compositore Felix Mendelssohn Bartholdy, presso il cimitero della Trinità di Mehringdamm, è stata vandalizzata e imbrattata con svastiche e scritte a carattere antisemita.

Ignoti si sono introdotti nella cappella, che ospita anche una mostra permanente dedicata a Mendelssohn, distruggendo teche e vetrine e il pannello informativo che presentava gli oggetti in esposizione e imbrattando le pareti e i supporti della mostra con vernici spray. L’atto vandalico sembrerebbe indicare una matrice chiaramente antisemita, a giudicare dalle svastiche disegnate sui muri della cappella. La polizia, tuttavia, sta indagando in molteplici direzioni, dal momento che, accanto ai chiari simboli di estrema destra, ne sono stati disegnati anche alcuni normalmente associati all’estremismo di fazione opposta, oltre ad alcune sequenze di numeri romani. Non è chiaro come i vandali siano riusciti a introdursi nel cimitero durante l’orario di chiusura. Nonostante l’infrazione sia avvenuta nel fine settimana, la notizia è circolata soltanto nella giornata di martedì.

La polizia ha aperto un’indagine per danneggiamento della proprietà e per l’utilizzo pubblico di simboli legati a organizzazioni anticostituzionali.

Nella cappella sono sepolti diversi membri della famiglia Mendelssohn, che era di origine ebrea, ma si convertì al protestantesimo nel XIX secolo, sotto la pressione crescente dell’antisemitismo che si andava diffondendo nel XIX secolo. In molti ritengono che proprio le radici ebraiche della famiglia Mendelssohn abbiano contribuito a privare Felix e sua sorella Fanny Hensel del riconoscimento che sarebbe loro spettato, per aver avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del romanticismo in Germania. Nonostante questo, il panorama musicale e culturale dell’epoca fu profondamente influenzata da opere di propaganda antisemita, la più celebre delle quali fu probabilmente “Il giudaismo nella musica” di Richard Wagner, che accusava Mendelssohn in particolare, in quanto ebreo, di non essere in grado di produrre un’opera musicale davvero profonda.