Nell’ambito di un’intervista al quotidiano Bild, il ministro tedesco dell’Interno Horst Seehofer ha lanciato una sorta di “allarme migranti” ed espresso il timore che in Germania possa arrivare un’ondata di rifugiati come quella del 2015, “ma forse anche maggiore di quattro anni fa“. Il ministro ha inoltre motivato le sue affermazioni con riferimento a un improvviso flusso di arrivi sulle isole greche. Ma in cosa consiste esattamente questo “allarme migranti” e quali sono gli elementi in gioco?
Sempre alla Bild, Seehofer, che ha rilasciato le sue dichiarazioni alla vigilia di una missione che lo vedrà spostarsi proprio in Grecia, oltre che in Turchia, ha comunicato l’intenzione di affrontare la questione facendo in modo che i primi Paesi di arrivo non siano abbandonati nel controllo delle frontiere esterne dell’Unione.
“Abbiamo lasciato questi Paesi da soli troppo a lungo, dobbiamo aiutarli” ha ribadito Seehofer, sostenendo di voler raggiungere questo obiettivo lavorando insieme alla nuova presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, “in modo da fare il possibile perché tutto ciò che è accaduto in passato non si ripeta”.
Intanto questa notte, a Lampedusa, si è verificata l’ennesima tragedia del mare. Una piccola imbarcazione di migranti è infatti affondata al largo e sono morte in totale 13 donne, tra le quali una bambina di neanche 12 anni. Ci sarebbero inoltre quasi 20 dispersi, tra cui un piccolo di otto mesi e sua madre.
I migranti erano una cinquantina, tutti senza salvagente. La causa del ribaltamento dell’imbarcazione è stato il mare mosso, che ha fatto precipitare la situazione e reso inutile l’intervento da parte delle motovedette della Guardia costiera e della Finanza.
Beh, “reso inutile l’intervento della guardia costiera e finanza” mi sembra eccessivo. Quelli che non sono affogati, sono stati salvati proprio dalle motovedette italiane.