Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer (CSU) ha recentemente lanciato una proposta relativa all’accoglienza dei profughi soccorsi in mare nel Mediterraneo. “La Germania è pronta ad accogliere il 25% dei profughi tratti in salvo”, ha infatti dichiarato, mentre in un’intervista alla Süddeutsche Zeitung ha ribadito: “Ho sempre detto che la nostra politica migratoria è anche umana e che non avremmo mai lasciato annegare nessuno”.
Seehofer ha anche ribadito che la quota del 25% è tuttavia quella che la Germania ha sempre osservato finora e che a cambiare saranno soprattutto le dinamiche di distribuzione dei profughi, al momento “troppo tortuose, perché basate sulla distribuzione dei singoli migranti in tutta Europa”.
Sinistra e Verdi trovano contraddittoria questa posizione, che da un lato propone di semplificare le procedure e dall’altro si oppone all’accoglienza dei singoli migranti in Germania.
La posizione di Seehofer è stata inoltre prevedibilmente criticata dall’estrema destra di Afd, ma anche, a sorpresa, dai liberali dell’Fdp, che definiscono la quota del 25% troppo elevata. Christian Lindner, segretario del partito, ha sottolineato il fatto che la Germania abbia accolto il maggior numero di migranti rispetto ad altri Paesi dell’UE, negli ultimi anni. Si è appellato direttamente alla cancelliera Angela Merkel, affinché non fornisca il suo appoggio.
La proposta di Seehofer verrà discussa a breve, a Malta, il 23 settembre, insieme ai ministri degli interni dell’Unione Europea. Intanto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, è impegnata a ridefinire i rapporti Roma-Bruxelles in una direzione che punta a superare i limiti della Convenzione di Dublino.
In relazione al rapporto con l’Italia, sicuramente non ininfluente sarà l’assenza di Matteo Salvini e la presenza della neo-ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, già invitata a “visitare Berlino, “in nome di un nuovo inizio”.
Non è infatti un segreto il fatto che la presenza di Matteo Salvini al Viminale abbia reso particolarmente tesi i rapporti tra Roma e Berlino. Lo stesso ministro dell’Interno tedesco Seehofer, infatti, ha commentato la vicenda sostenendo che con Salvini non ci fossero “le basi per una fiduciosa collaborazione”.