Il Neues Museum di Berlino: un’immersione nell’antico Egitto
Il Neues Museum è una delle attrazioni della celebre Isola dei Musei.
Sito in un bellissimo edificio neoclassico, tra i più importanti del 19° secolo, assembla circa 9000 oggetti che si legano a tre collezioni storiche maggiori, dall’età della pietra fino al Medioevo. Attraverso i tre piani, i visitatori possono ripercorrere le origini dell’umanità, spaziando dall’Africa del Nord, alla Scandinavia, al Vicino Oriente.
Di sicuro, però, il Neues Museum è noto ai più per la preziosissima esibizione di reperti egizi, che vanno da oggetti di uso comune (incluse antiche “multe” o ricevute per il pagamento delle tasse) alle bellissime stanze funerarie, dai sarcofagi finemente decorati a una collezione papirologica unica, che include estratti del celebre Libro dei morti.
Nefertiti
Fulcro indiscusso della collezione è il magnifico Busto di Nefertiti, che occupa, da solo, un’intera stanza del secondo piano e che spicca per bellezza e intensità e incredibile intensità.
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Risalente al regno del faraone Akhenaton (Nuovo Regno), e quindi collocabile tra il 1353 e il 1336 a.c., il busto è uno dei capolavori dell’arte egizia.
Sull’identità di Nefertiti, invece, le notizie scarseggiano. Sappiano sicuramente che era la sposa del re Akhenaton, che rese il dio Aton, nella forma di disco solare, l’unico dio da adorare in Egitto. Insieme al dio Aton erano regolarmente adorati Akhenaton stesso e la regina Nefertiti, che quasi eguagliava in autorità il marito, come possiamo evincere dalla ieratica regalità del busto.
Il nome della donna viene tradotto con l’espressione “La bella è arrivata“, cosa che ha fatto presumere che Nefertiti provenisse da un altro Paese. La maggior parte degli storici, tuttavia, dissente, e ritiene invece che la regina fosse egiziana e in particolare che provenisse dalla città di Akhmim, sita sulla riva orientale del Nilo.
Le sottili rughe intorno agli occhi, invece, fanno supporre che sia stata ritratta nel periodo della maturità. In ogni caso non sappiamo a che età morì e quale fu la causa della sua morte.
Il cappello d’oro di Berlino
Altra punta di diamante del Neues Museum è il Cappello d’oro di Berlino, l’oggetto più prezioso contenuto all’interno dell’edificio. Risalente alla tarda Età del bronzo (approssimativamente tra il il 1000 e l’800 a.C), si presume sia stato il copricapo di autorità religiose o culturali e che sia molto lungo perché realizzato al fine di essere visto anche da lontano.
Le sue decorazioni rappresentano le diversità dei cicli solari e lunari e fanno pensare a un culto su base astronomica, ma anche al fatto che il copricapo potesse avere valore di calendario.
Non vanno trascurati, tuttavia, neanche gli altri piani, né le altre ali del museo. Proseguendo l’affascinante viaggio è possibile infatti ammirare il teschio dell’uomo di Neanderthal ritrovato a Le Moustier, le ossa di soldati morti in battaglie che hanno avuto luogo migliaia di anni fa e la collezione di antichità di Heinrich Schliemann, l’archeologo che localizzò sulla collina di Hissarlik il sito della leggendaria città di Troia e il cosiddetto Tesoro di Priamo. Ma dobbiamo citare anche i reperti delle civiltà pre-romane, durante l’età del ferro, i reperti della storia di Cipro e le testimonianze di epoca tardo-Romana ed alto-medievale.
Insomma, il Neues Museum, contrariamente al suo nome, vi garantirà un viaggio all’indietro, fino ai recessi più affascinanti dell’antichità.
Informazioni utili
Orari di apertura
Ven – Mer 10.00 – 18.00
Gio 10.00 – 20.00
IndirizzoBodestraße 110178 BerlinP.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!