B come Berlino, i quartieri: Mitte
di Gabriella Di Cagno
La rubrica B come Berlin intende dare ai “nuovi berlinesi” le informazioni sui dodici distretti e vari quartieri che formano la città metropolitana di Berlino. Una breve presentazione attraverso attualità, storia, cultura, senza pretese di esaustività, di analisi socio-antropologiche, ma anche senza tabù. Con immagini originali e sopralluoghi.
Questo ultimo contributo chiude la serie di dodici articoli con il distretto – ed il quartiere – di Mitte, il centro storico di Berlino. Un omaggio al luogo dove la storia della città ha avuto origine e al quale si ispira il titolo del nostro giornale.
12. Mitte
(1. distretto, circa 374.000 abitanti)
Il distretto di Mitte: la sua antichissima storia
Il distretto di Mitte conta circa 374.000 abitanti, di cui oltre 122.000 stranieri (Fonte: Amt für Statistik Berlin-Brandenburg, 2017), distribuiti nei seguenti Ortsteile: Mitte, Moabit, Tiergarten, Wedding, Hansaviertel, Gesundbrunnen.
La storia del quartiere di Mitte, ovvero il centro storico di Berlino, coincide con la fondazione e sviluppo della città stessa. La prima citazione documentaria risale all’anno 1237, quando appare il nome dell’insediamento Cölln, mentre il nome di Berlin fa la sua prima apparizione in un documento del 1244.
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Fu tra questi due insediamenti, che si fronteggiavano sulle opposte rive della Spree, che si sviluppò il centro della futura città. Nel 1307 i due nuclei si fusero e già nel secolo successivo Berlino fu scelta dalla nobile casata degli Hohenzollern, futuri principi elettori e re di Prussia, come loro residenza.
Da allora, il destino della città e della Prussia fu in primo piano nella storia tedesca dei secoli successivi. Con Friedrich II (1740-1786) lo Stato prussiano assurse al ruolo di grande potenza europea, mantenuto fino alla capitolazione sotto Napoleone, nel 1806.
Teatro di eventi chiave della storia del Novecento
La storia del Novecento a Berlino vede il quartiere del Mitte come scena principale di eventi tragici, la maggior parte dei quali legati al Nazionalsocialismo, alla guerra, poi al Muro. Il quartiere è costellato da memoriali, la maggior parte dei quali ricordano la sistematica persecuzione del popolo ebraico e le vittime dell’olocausto.
La tristemente celebre “notte dei cristalli” (fra il 9 e il 10 novembre del 1938) ebbe proprio nel Mitte il suo scenario.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale erano ben oltre 600.000 gli appartamenti totalmente distrutti, e il resto era profondamente danneggiato. Quasi tre milioni di abitanti sopravvivevano nelle rovine della città, che venne spartita fra le quattro forze alleate in rispettivi settori di controllo, destinando Mitte al settore sovietico.
Mitte e il dramma della Berlino divisa
Tra la costruzione e la “caduta” del Muro (1961-1989) il quartiere fu il principale teatro del dramma della divisione. Attraversato dai treni della metropolitana che non fermavano nelle cosiddette stazioni “fantasma” e presidiato dalle guardie di frontiera, il Mitte era tuttavia visitabile per gli stranieri attraverso l’accesso C (noto come Checkpoint Charlie). Da qui transitavano gli “alleati”, il personale diplomatico e i visitatori che ottenevano un regolare permesso. Fu in questi pressi che il 17 agosto 1962 morì il giovanissimo fuggitivo Peter Fechter, colpito dalle pallottole delle guardie della DDR. Lo ricorda un monumento commemorativo nella Zimmerstraße.
Il 1 gennaio 2001 avvenne la fusione dei quartieri e Mitte divenne il “titolare” del nuovo distretto che raccoglie gli attuali sei Ortsteile, un tempo divisi dal Muro fra Berlino Est (il vero e proprio Mitte), e Berlino Ovest (Moabit, Tiergarten, Wedding, Hansaviertel, Gesundbrunnen).
Impossibile perciò definire il Mitte come un distretto omogeneo e quindi darne una sola definizione che abbracci la multiforme quotidianità dei suoi diversi Kieze, anche se l’immagine dell’angelo de “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders ha ormai ha fatto della Siegessäule, sita in Tiergarten, il simbolo stesso della città.
La vita quotidiana a Mitte
Il vero e proprio Mitte, il quartiere, si presenta con tratti differenti, essendo caratterizzato da incantevoli e tranquilli angolini protetti in alcune zone e da brulicanti strade e piazze in altre. Il nuovo quartiere governativo (Regierungsviertel) si è insediato nell’ansa della Spree nota come Spreebogen. Un parco a forma triangolare (Spreebogenpark) collega gli edifici governativi con l’area della moderna stazione centrale (Hauptbahnhof).
L’edificio dominante è, ovviamente, il parlamento federale, nell’edificio dell’antico Reichstag. La presenza del quartiere governativo, insieme alla splendida Isola dei musei (Museumsinsel) è ovviamente il principale polo di attrazione turistica del Mitte e di tutta la città.
A questo si aggiunga la sede di una delle tre università berlinesi, la più antica e, se vogliamo, quella più ricca di fascino storico: la Humboldt-Universität, oltre a migliaia di uffici, studi e attività commerciali, che hanno compiuto la metamorfosi del centro storico (ridotto a scenario spettrale ai tempi del Muro) in un centro vitale per la vita quotidiana dei cittadini e per i turisti. Anche le gallerie di arte contemporanea internazionale hanno scelto di collocare in questo quartiere centrale la loro sede.
Alexanderplatz: un altro simbolo inconfondibile di Berlino
Lo snodo di tutti i trasporti è Alexanderplatz, non più “il cuore pulsante di una città cosmopolita”, come la chiamava Alfred Döblin, ma certamente crocevia di transiti per chi, ogni giorno, viaggia da e per la città, o semplicemente l’attraversa. Oggi la piazza e suoi dintorni attirano anche moltissime persone in cerca di acquisti: fra il centro commerciale Alexa e i grandi magazzini Kaufhof, C&A etc. la zona è affollatissima, specialmente il sabato e i periodi di feste.
L’ex Centrum Warenhaus, (oggi Kaufhof), è stato il principale grande magazzino statale di Berlino Est, la cui struttura attuale è stata riprogettata da Josef Paul Kleihues. Anche se l’atmosfera attuale non è molto diversa da quella che si respira in un qualunque centro commerciale, una visita al Kaufhof ha sempre lo stile di una sfida al suo rivale dell’Ovest, il KaDeWe. I due grandi gruppi Kaufhof e Karstadt si sono di recente fusi in una sola proprietà.
L’intensa vita culturale del distretto
La vita culturale ha nel Mitte le pietre miliari del sistema museale, i teatri, i cinema: le raccolte d’arte della Museumsinsel e quelle del Kulturforum offrono nel loro complesso l’accesso a un patrimonio di straordinaria importanza, mentre l’offerta di spettacoli teatrali e cinematografici è tale che non basterebbe frequentarli ogni sera per poter esaurire il programma.
Fortemente ambita la frequentazione della Philharmonie, il “cuore musicale di Berlino”, un gioiello architettonico e “tecnico” (per la sua eccellente acustica) realizzato da Hans Scharoun nel 1963.
La Volksbühne (1913-1914) fu il teatro della DDR ed uno dei teatri storici della città. Oltre ottocento posti a sedere per spettacoli di teatro e danza con compagnie e registi da tutto il mondo. Proprio accanto, il Kino Babylon Mitte (1928-1929) completa la “scena” culturale della Rosa-Luxemburg-Platz con le sue rassegne cinematografiche, fra le quali il Cinemaperitivo, dedicata al cinema italiano.
Una meta abitativa ambita, ma che presenta dei problemi
A fronte di quanto appena esposto, è evidente che prendere dimora a Mitte è diventata una impresa poco praticabile, dato l’aumento dei canoni di affitto o del prezzo di acquisto degli immobili, che solo venti anni fa era ridicolo, se paragonato a qualunque altra grande città europea. Vivere qui adesso, se già non si è residenti da decenni, significa avere a disposizione notevoli risorse finanziarie, ed anche non soffrire il fenomeno della gentrificazione, che ha avviluppato questo quartiere in maniera pressoché totale, tanto da costringere vecchi residenti ad allontanarsene anche solo per intolleranza al cambiamento del luogo.
Inoltre, salvo le strade più defilate, vivere a Mitte significa fare i conti con problemi di parcheggio, con rumori h24, con odori di sfiato delle canne aspiranti degli innumerevoli ristoranti.
Invece, prendendo in considerazione tutti gli altri Ortsteile del distretto, si possono trovare situazioni abitative molto interessanti e radicalmente differenti fra di loro e dal Mitte storico. Per esempio, Wedding: il mitico quartiere operaio “rosso” occupa una vasta zona a nord-est del Mitte, ed è attraversato da grandi arterie di scorrimento che facilitano i movimenti, come pure è servito da numerose linee del servizio pubblico.
Parchi, grandi magazzini, negozi, edifici post-industriali recuperati e riqualificati ne hanno fatto una zona appetibile per giovani famiglie, immigrati (specialmente turchi e sudeuropei), artisti e studenti. I prezzi sono ancora abbordabili, ma ci vuole un certo spirito di adattamento al caos mediterraneo e bisogna mettere in conto anche una relativa pericolosità, almeno in alcune zone.
Dove invece la vita quotidiana offre scenari idilliaci e molto tranquilli è nelle strade e piazze che si estendono fra Zionskirchplatz e Teutoburger Platz. Quest’ultima è una piazzetta che da il nome al Teutekiez, abitato quasi esclusivamente da nuovi berlinesi, istruiti, impegnati nel sociale, ambientalisti e molto attivi nella “cittadinanza consapevole”, tanto da avere fondato nel 1995 un’associazione di Kiezkultur per l’intrattenimento del vicinato: Choriner Straßenfest.
Passando da uno Szenekiez ad un altro, ci si sposta in pochi passi all’incantevole Zionskirchplatz, dominata dalla mole della chiesa, la Zionskirche (del 1873) il cui coraggioso parroco, Dietrich Bonhoeffer, prese parte alla resistenza contro il Nazionalsocialismo (tra il 1931 e il 1932). Ci troviamo qui nello storico Rosenthaler Vorstadt, un quartiere operaio dei tempi in cui Berlino evolveva verso l’industrializzazione. Nella Zionskirche si trova la Umwelt-Bibliothek, l’unica stamperia libera dei tempi della DDR. Qui vennero stampati volantini e materiali di opposizione al regime.
Da qui, attraverso il piccolo ma delizioso parco “am Weinberg”, con il suo attraente Liegewiese, ci si tuffa nella folla della Mitte turistica e cool.
Cosa visitare (escludendo le mete turistiche più ovvie)
Märkisches Museum, Am Köllnischen Park 5
Il primo edificio al mondo ad essere stato concepito come museo della città, dedicato alla storia della città e della vicina regione del Brandeburgo, analizzata non per epoche bensì per temi (la vita, il lavoro e la cultura etc).
Il museo rientra nella categoria dei cosiddetti “musei di ambientazione” in cui gli ambienti accolgono i reperti ricostruendo l’atmosfera del tempo. Per conoscere la storia di Berlino è indispensabile visitarlo.
L’edificio del Reichstag unisce quanto resta dell’originale struttura, con le sue decorazioni, ai nuovi ed originali interventi, opera del celebre architetto britannico Norman Foster. Accessibile gratuitamente dietro prenotazione, la terrazza e la cupola di vetro del parlamento federale sono tra i luoghi panoramici più amati, anche dai residenti.
Humboldt Forum im Berliner Schloss
Il Berliner Schloss, l’antico castello, costruito al principio del 18. secolo dall’architetto Andreas Schlüter, fu il più importante edificio barocco di architettura profana a nord delle Alpi. Danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, venne rimpiazzato dal Palast der Republik, ovvero il parlamento della DDR. Il palazzo ospitava un teatro, dei ristoranti e perfino una pista da bowling, nel puro spirito di una “Kulturhaus” del popolo.
Dopo accesi dibattiti e non poche, sensate, discussioni che opponevano argomenti diversi, nel 2008 il Senato berlinese giunse alla decisione di demolirlo e ricostruire il castello. L’architetto italiano Franco Stella ha vinto il concorso per il progetto e alla fine del 2019 dovrebbe inaugurare l’Humboldt Forum nel Berliner Schloss.
Quartier Schützenstraße (1994-1997), di Aldo Rossi, Schützenstrasse/Charlottenstrasse/Zimmerstrasse/Markgrafenstrasse. Il Baublock di architettura postmoderna costruito all’angolo fra le quattro strade, nell’area dell’ex “striscia della morte” del Muro di Berlino, è composto da dodici edifici formanti un blocco unico, una vera e propria antologia di citazioni storiche.
Note sull’autrice
Gabriella Di Cagno (Bari 1961) si è trasferita a Berlino nel 2007. È autrice con Simone Buttazzi del manuale Tutti a Berlino. Guida pratica per italiani in fuga, 2.a ed. 2014 ed è co-fondatrice della associazione Apulier in Berlin.
Collabora dal 2014 con Il Mitte, dove ha pubblicato alcuni contributi di utilità per l’orientamento dei neo-berlinesi.
Riferimenti bibliografici e links
La bibliografia su Mitte è sterminata: ci limitiamo a citare il link ufficiale del distretto, al quale rinviamo per ulteriori informazioni, e una fonte sulla nuova architettura berlinese.
Bezirksamt Mitte
Michael Imhof, León Krempel, Berlin – Neue Architektur. Führer zu den Bauten von 1989 bis heute, ed. 2008
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