Blocco del prezzo degli affitti a Berlino: per cinque anni niente aumenti
La novità del giorno è decisamente il blocco del prezzo degli affitti a Berlino, deciso dal senato cittadino su proposta della senatrice Katrin Lompscher, di die Linke.
La cosiddetta moratoria sugli affitti, così viene chiamato il provvedimento, prevede infatti che per cinque anni il prezzo di affitti degli immobili, a Berlino, non possa essere aumentato.
La decisione, presa dal governo cittadino, controllato dalla coalizione Spd-Verdi-die Linke, si propone di porre un freno al progressivo aumento dei canoni di locazione, che pare aver raggiunto, soprattutto nel primo trimestre del 2019, un ritmo inaccettabile.
Il provvedimento dovrebbe avere forma definitiva entro il prossimo autunno ed entrare in vigore a gennaio 2020, con effetto retroattivo al 18 giugno. Necessaria nel frattempo, ovviamente, l’approvazione del parlamento locale.
Il blocco, come riportato, tra gli altri, anche dallo Spiegel, riguarderà circa 1,6 milioni di appartamenti, esclusi gli immobili di nuova costruzione e l’edilizia sociale.
La moratoria dovrebbe anche fissare un tetto massimo per gli affitti, ma l’entità del limite non è stata ancora chiarita o comunicata.
Le infrazioni al regolamento, saranno punite con sanzioni fino a 500.000 euro.
Al momento il prezzo medio dell’affitto di un appartamento ammobiliato a Berlino è di circa 1100 euro al mese, con ovvie oscillazioni in base alla zona e alle condizioni dell’edificio.
Inevitabili le proteste dei proprietari degli immobili, che per mezzo dell’associazione di categoria si scagliano contro il provvedimento.
La crescita progressiva degli affitti, a Berlino, è però un dato oggettivo e difficilmente contrastabile. I prezzi restano comunque inferiori a quelli di altre città Europee, come Londra, Barcellona o Milano, stando ai dati riportati da Housinganywhere.com.
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